Società

Progresso sociale e crescita: il modello “felice” della Norvegia

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Roma – Dimenticatevi del Pil. Da solo non e’ sufficiente a mettere in fila le economie piu’ efficienti. Alla crescita economica pura, bisognerebbe affiancare il Fil, ovvero l’indice di Felicita’ Interna Lorda, in modo da indirizzare politiche sociali ed economiche in base ai criteri di sviluppo umano, governance, patrimonio culturale e tutela ambientale. Gli stessi che ora si cerca di estendere a tutti i Paesi.

Su tutti il modello da prendere a esempio e’ quello scandinavo. Fiordi e aurora boreale, ma anche progresso sociale, qualità della vita e felicità della popolazione. Dalla natura ai paesaggi passando per la vita di tutti i giorni, la Norvegia si attesta come uno dei Paesi più virtuosi e si piazza ai vertici del “World Happiness Report”, la classifica dell’Onu che si basa non tanto sul Pil né sull’Isu (Indice di sviluppo umano), ma incrociando elementi quali libertà personale, assenza di corruzione, situazione ambientale, qualità del lavoro, fino alla vita spirituale.

Una “classifica della felicità mondiale” che vede la Norvegia contendersi il podio con Finlandia e Danimarca. Il modello Norvegia dilaga e si manifesta in ogni settore. Quest’anno, per esempio, il design norvegese sarà al Salone internazionale del Mobile (Milano, 17-22 aprile) con il patrocinio del Consiglio del Mobile Norvegese (Norsk Industri) e della Reale Ambasciata di Norvegia in italia.

E basta dare un’occhiata ai profili delle sei aziende espositrici per rendersi conto che qui mobile e design vanno di pari passo con sostenibilità: dai materiali a basso impatto ambientale utilizzati dalla Hag a quelli rigorosamente naturali di Fjord Fiesta fino alla valorizzazione del concetto di locale dell’azienda a conduzione famigliare Lk Hjelle.

Dai mobili al turismo, in Norvegia dilagano le strutture ricettive verdi che vantano rigorose certificazioni che le attestano come ecosostenibili, dal punto di vista della gestione dei rifiuti, dell’acqua e dell’energia, degli acquisti, dell’utilizzo di prodotti chimici e altro.

Le principali certificazioni ambientali utilizzate in Norvegia sono la “Nordic Swan” (il cigno), rilasciata dalla fondazione Ecolabelling; Eco-Lighthouse, certificato che deve essere rinnovato ogni 3 anni; la Iso 1400, standard internazionale che stabilisce i requisiti per il sistema di gestione ambientale di una qualsiasi organizzazione, che in Norvegia viene rilasciato da Standard Norway; Ecotourism Norway, certificato rilasciato da Innovation Norway alle aziende che soddisfino 100 requisiti nell’ambito delle attività sostenibili e dell’attenzione all’ospitalità, dall’integrazione con la comunità locale agli acquisiti. La certificazione viene rinnovata ogni 3 anni.

Il “World Happiness Report”, redatto dai tre economisti John Helliwell, Richard Layard e Jeffrey Sachs, nasce dall’esperienza dello Stato del Buthan che, per volere del re Jigme Singye Wangchuck, nel 2005 ha affiancato al Pil il Fil, cioè l’indice di Felicità Interna Lorda (Gross National Happiness).

Al vertice della classifica si trovano i Paesi del nord Europa (Danimarca, Finlandia e Norvegia), l’Italia è 28sima, dietro Porto Rico ma prima della Germania. Al fondo della classifica i soliti paesi dell’Africa Sub Sahariana quali Sierra Leone, Togo, Repubblica centrafricana.