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Progetto Tav: ritorna la protesta in Valsusa

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Torino – Le trivelle per il treno ad alta velocita’ si mettono al lavoro e i no-tav tornano a protestare in Val di Susa. Duecento persone, tra valligiani, autonomi e anarchici, hanno dato vita all’ennesima dimostrazione contro il supertreno sfociata in un corteo e in un blocco dell’autostrada A32, tuttora in corso, nonche’ nel lancio di petardi contro l’imponente schieramento di forze dell’ordine che protegge gli impianti. Il bilancio racconta anche dell’assalto a un auto della polizia stradale, con il parabrezza sfondato a bastonate da un gruppo di manifestanti a volto travisato, e di una camionetta dei carabinieri che, circondata, riesce a ripartire solo con fatica.

La zona e’ quella dell’autoporto di Susa, lungo l’autostrada Torino-Bardonecchia, dove la ditta milanese Rct, per conto di Ltf, la societa’ italo-francese che si occupa della nuova ferrovia, ha cominciato nella notte a sondare i terreni (perforazioni profonde 30 metri dal diametro di 10 centimetri) su cui i binari, per 2,8 chilometri, correranno a cielo aperto. “L’operazione – spiega Ltf – e’ necessaria per completare la progettazione definitiva, che sara’ pronta a gennaio”. L’episodio piu’ grave della protesta, l’assalto all’auto della polizia, poco prima delle 20 in prossimita’ del distaccamento della Stradale di Susa.

Due agenti che stavano curando la viabilita’ dei mezzi pesanti, indirizzandoli verso la A32 per superare i blocchi dei manifestanti, sono stati aggrediti alle spalle mentre si trovavano sul mezzo di servizio. Armati di spranghe e bastoni, e con il volto travisato, il gruppo ha infranto il parabrezza e il lampeggiante del mezzo, danneggiandone poi la carrozzeria con fitti lanci di pietre, alcune delle quali di ingenti dimensioni. Il capo pattuglia, sceso per intimare l’alt al principale autore dei danneggiamenti, e’ stato accerchiato dagli attivisti e qualcuno dice di averlo visto pistola in pugno.

Sul posto giungeva una seconda auto in ausilio, che ha riportato ammaccature sulla carrozzeria posteriore e numerose rigature. Sono ora in corso gli accertamenti per identificare i responsabili dell’assalto. Il tentativo di avvicinamento al cosiddetto cantiere S71 e’ stato reso vano dalla muraglia di poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa schierati a protezione dei lavori. Il traffico, lungo le due statali e l’autostrada, ha subito blocchi a singhiozzo, ritardi e deviazioni. In serata gli oppositori del supertreno si sono dati un nuovo appuntamento a Chianocco (Torino), per fare il punto della situazione e subito dopo hanno bloccato l’autostrada del Frejus.

La giornata registra anche una misteriosa lettera minatoria indirizzata a un sindaco, Renzo Pinard, primo cittadino di Chiomonte, piu’ volte criticato per le sue posizioni considerate favorevoli all’alta velocita’: una missiva identica, compresa la polvere grigia risultata innocua, a quella ricevuta ieri dal sindaco di Susa, Gemma Amprini. (RaiNews24)