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Secondo l’ultimo European Fund Selector Study (EuroFSS), realizzato da Research in Finance in collaborazione con la società di gestione Neuberger Berman, l’interesse dei fund selector europei verso i private asset è aumentato in modo diffuso nel corso del 2024, con un’attenzione particolare rivolta al private equity.
Secondo i fund selector paneuropei, i principali vantaggi nell’investire in questa asset class sono la diversificazione del portafoglio (indicata dal 74% degli intervistati) e il potenziale di rendimento elevato (60%). Seguono tra i benefici la possibilità di investire con un orizzonte di lungo periodo (45%), la crescita del capitale (33%) e una volatilità più contenuta (33%).
Guardando all’Italia, la diversificazione è il vantaggio più citato (75%), seguita dal potenziale di rendimento (62%). Sul fronte opposto, la principale criticità resta la scarsa liquidità, segnalata dal 57% degli intervistati a livello europeo e dal 62% in Italia. Tra le altre barriere più rilevanti figurano la mancanza di trasparenza (41%) e l’elevato investimento minimo richiesto (36%).
In Italia, inoltre, il secondo ostacolo più sentito è la limitata conoscenza di questi strumenti (41%).
La ricerca di quest’anno si basa sulle risposte di 894 fund selector attivi nei mercati paneuropei e britannici, di cui 597 appartengono al segmento retail e 297 al segmento istituzionale. Dallo studio emerge anche che, nei prossimi 12 mesi, i fund selector retail prevedono di incrementare le allocazioni su tutte le asset class dei private market.
L’interesse per il private debt raggiunge livelli record
La domanda di private debt da parte dei fund selector, sia retail che istituzionali, che puntano a diversificare i loro portafogli sui mercati privati, è cresciuta in modo deciso rispetto all’anno scorso. La quota di chi prevede di aumentare l’esposizione a questa asset class è infatti passata dal 19% al 47%. Le allocazioni medie risultano abbastanza uniformi tra i diversi mercati, anche se il private debt è particolarmente diffuso tra i fund selector in Spagna (67%) e Francia (65%), mentre in Italia la percentuale è al 56%
Il Private Equity si conferma la principale asset class nei mercati privati
Il private equity si conferma l’asset class più apprezzata nei mercati privati. Le allocazioni medie più alte, sia nel canale retail sia in quello istituzionale, si registrano nei Paesi Nordici (9,4%), in Germania (9%) e in Svizzera (8,2%), mentre l’Italia mostra ancora un certo ritardo con una quota pari al 5,9%. Questa tendenza dovrebbe proseguire: il private equity è infatti destinato a registrare un ulteriore aumento delle allocazioni, soprattutto tra i fund selector retail paneuropei, con il 54% di loro che prevede di incrementare la propria esposizione nei prossimi dodici mesi.
Gli Eltif continuano l’avanzata in Europa
La familiarità e l’utilizzo degli ELTIF continuano a crescere: circa il 70% dei fund selector paneuropei conosce ormai questo strumento, contro il 50% rilevato lo scorso anno.
L’Italia si conferma il mercato con il più alto livello di conoscenza (85%) e con la maggiore propensione a suggerire gli ELTIF ai clienti (24%). Il 37% dei fund selector europei ha già investito o prevede di investire in ELTIF nei prossimi dodici mesi.
“Questo studio dimostra che in Europa gli investimenti alternativi sono ormai entrati a pieno titolo tra le scelte principali e rappresentano uno strumento chiave nei portafogli dei fund selector. Siamo incoraggiati dalla crescita costante degli ELTIF, che si stanno affermando come una porta d’accesso efficiente a queste strategie, e siamo pronti a supportare i clienti nell’esplorare le nuove opportunità a loro disponibili” ha evidenziato José Cosio, Head of Intermediary – Global ex US at Neuberger Berman.