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Primi effetti QE: Asta Ctz, tassi dimezzati ai nuovi minimi

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NEW YORK (WSI) – Si incominciano a vedere i primi effetti del maxi piano Quantitative Easing della Bce. Il Tesoro italiano ha piazzato 3 miliardi di euro in Ctz e Btpei, i titoli legati all’inflazione, sulla parte alta della forchetta. L’offerta era infatti compresa fra i 2 e 3 miliardi.

Il migliore dei due è stato il collocamento di Ctz con scadenza ottobre 2016, assegnato per 2 miliardi con un rendimento dimezzato, sceso ai minimi storici: 0,281% dallo 0,489% dell’asta di fine dicembre. A favorire le emissioni è senza dubbio il piano di allentamento monetario annunciato dalla Bce, che prevede l’acquisto dei bond governativi dell’area euro a partire da marzo.

Un operatore ha ricordato che a fine dicembre si erano visti rendimenti piĂą alti di questo per il Bot a soli 6 mesi. Andando a verificare si scopre che nell’emissione del 29 dicembre il Bot a 6 mesi era stato collocato a un tasso dello 0,297%, in rialzo dallo 0,272% di fine novembre.

Nell’asta di titoli a media e lunga scadenza il governo non deve sborsare interessi alti. Buona è stata la domanda, per 692 milioni di euro di Btp con consegna settembre 2018 e 308 milioni di Btpei con scadenza settembre 2041. I rendimenti sono calati allo 0,2% e all’1,16% rispettivamente.

Gli analisti sottolineano che si potrà assistere a performance simili anche domani, quando il Tesoro collocherà Bot a sei mesi e giovedì quando sarà invece la volta dei Btp.

Ieri in chiusura, su piattaforma Tradeweb, il Ctz scambiava al rendimento di 0,347%, sotto lo 0,489% del collocamento di fine dicembre: a tali livelli il tasso sarebbe un minimo da agosto 2014.

Ieri l’obbligazionario italiano ha retto sostanzialmente bene il post elezioni greche. Il decennale ha terminato la seduta in area 1,50%, non lontano dal minimo di 1,42% toccato venerdì, mentre è stato ancora forte il rally del trentennale, il cui rendimento è sceso al nuovo minimo storico di 2,51%.

Lo spread Btp/Bund ha chiuso a 114 punti base, prossimo al minimo da maggio 2010 di 108 visto venerdì. Oggi il differenziale è in lieve risalita sui 115 punti base.

(DaC)