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Portogallo, anche qui perde chi governa male. Via i socialisti dal potere, vince la destra

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Lisbona – La destra portoghese ha vinto le elezioni politiche di ieri in Portogallo infliggendo una dura sconfitta al Partito socialista del primo ministro José Socrates, che ha deciso di lasciare la direzione del partito. A seguito del voto di ieri, la guida del governo passerà così nelle mani del liberale Pedro Passos Coelho.

Il Partito social-democratico (Psd) di Passos Coelho si è aggiudicato 105 dei 230 seggi complessivi del parlamento, mentre ai socialisti ne sono andati 73: Passos Coelho potrà contare di una larga maggioranza in virtù anche dei 24 deputati eletti nel Partito di destra Cds-Pp. Restano da aggiudicare i 4 seggi destinati ai deputati eletti all’estero, che saranno conosciuti soltanto il 15 giugno prossimo. La sinistra ha ottenuto in totale 24 seggi, di cui 16 per l’alleanza comunista-verdi e 8 per il blocco di sinistra (estrema-sinistra), in netto calo rispetto alle precedenti politiche.

Nella sua prima dichiarazione dopo la vittoria, Passos Coelho ha tenuto a rassicurare i creditori del Portogallo, che ha appena negoziato un piano di aiuti di 78 miliardi di euro con l’Unione europea e il Fondo Monetario internazionale in cambio di un importante programma di austerity e riforme su tre anni. “Faremo tutto il nostro possibile per onorare l’accordo stipulato tra lo Stato portoghese, l’Unione europea e il Fondo monetario internazionale, per riconquistare la fiducia dei mercati”, ha spiegato il futuro primo ministro.

Da parte sua, il premier uscente José Socrates ha riconosciuto la sconfitta ed ha annunciato l’addio alle sue funzioni di segretario generale del Partito socialista, incarico che ricopre dal 2004. “Questa sconfitta elettorale è la mia sconfitta e voglio assumermi tutte le mie responsabilità. Penso che sia arrivato il momento di aprire un nuovo ciclo politico alla guida del Partito socialista”, ha affermato. (fonte afp)