Portafoglio bilanciato, come ottenere il 3% all’anno

di Massimiliano Volpe
4 Giugno 2021 08:41

Investimenti, come ottenere il 3% all’anno da un portafoglio bilanciato

I titoli di Stato non sono più quelli di una volta o almeno non rendono più come in passato. Partendo da questo inciso gli esperti di DWS (gruppo Deutsche Bank) hanno cercato una soluzione per fare fronte al calo dei rendimenti offerti dai titoli di Stato e costruire un portafoglio bilanciato per puntare ad ottenere un rendimento del 3% annuo.

Portafoglio bilanciato: come variano i pesi delle asset class

“Attualmente i titoli di stato non valgono il rischio ad essi associato”. Con questa dichiarazione, Björn Jesch di DWS ha richiamato l’attenzione sulla difficile situazione che gli investitori devono affrontare.
La tendenza all’aumento dei tassi d’interesse sta mettendo sotto pressione i prezzi, ha detto. Inoltre, le fluttuazioni stanno aumentando con aspettative di inflazione più elevate.

Dieci anni fa, era ancora possibile ottenere per un portafoglio bilanciato un rendimento totale (prima dell’inflazione) del 3% con un mix del 97% di obbligazioni fruttifere e del 3% di azioni, e questo con fluttuazioni solo del 3 per cento.
Oggi questo richiede una quota di azioni del 78% e il 22% di obbligazioni fruttifere, con le fluttuazioni, cioè il rischio, che è quasi quattro volte superiore all’11 per cento.
Secondo Jesch, per ridurre il rischio è possibile inserire in portafoglio investimenti alternativi, a partire dai Reit (Real Estate Investment Trusts) quotati in borsa e dalle società di infrastrutture fino agli investimenti privati nel debito immobiliare e infrastrutturale.
L’aggiunta di investimenti alternativi può aiutare a mitigare i cali di valore in portafoglio e aprire anche ad opportunità di apprezzamento, ha aggiunto Jesch.
Con un portafoglio composto da 54% di azioni, del 26% di investimenti a reddito fisso e del 20% di investimenti alternativi, è possibile ottenere un rendimento medio del 3% con un rischio significativamente inferiore (9%) rispetto al solo mix di azioni e obbligazioni.

Nel settore obbligazionario tradizionale, Jesch vede in particolare le obbligazioni societarie, sia investment-grade che high-yield, come una componente sensata di portafoglio.

Per quanto riguarda la componente azionaria da DWS evidenziano che l’Asia dei mercati emergenti, che ha gestito particolarmente bene la pandemia di Covid-19, sarà probabilmente tra le regioni di investimento più promettenti. Inoltre ricordano anche che la sostenibilità è il grande vincitore del nostro tempo.
I paesi hanno premuto il pedale del gas sulla tabella di marcia per raggiungere le missioni nette-zero. Anche le implicazioni per gli investitori sono enormi.
“Il rapporto rischio-rendimento risulta migliore quando i criteri di sostenibilità sono soddisfatti” sottolineano da Francoforte.

Uno sguardo all’economia

Grazie ai vaccini l’economia mondiale nel 2021 è in forte ripresa rispetto allo scorso anno ma il divario di crescita tra gli Stati Uniti e l’Europa si è allargato. DWS si aspetta una crescita economica del 6,7% nel 2021 per gli Stati Uniti, grazie all’enorme sostegno del governo e ai rapidi progressi nella vaccinazione. Vede anche una crescita del 5,2% nel 2022.
La zona euro non potrà tenere il passo, aggiungono da Francoforte. Qui, le previsioni di crescita sono del 4,2% per il 2021 e del 4,6% per il 2022. I mercati emergenti saranno probabilmente alla pari con gli Stati Uniti in termini di crescita prevista: DWS prevede una crescita del 6,2% nel 2021 e del 4,7% nel 2022.