Economia

Pimco scommette sull’Italia e sulle sue banche

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Pimco ha appena fatto una grande scommessa sull’Italia comprando in toto il bond da 3 miliardi di dollari collocato da Unicredit ieri. La direzione della banca ha difeso l’operazione decisamente costosa, dicendo che è la prova che la banca è in grado a finanziarsi anche in un periodo turbolento di mercato.

Nel dettaglio, il primo gruppo di asset management nel reddito fisso ha sottoscritto per intero il prestito della categoria senior non-preferred a scadenza 5 anni, inserito nella cornice del programma US Global Mtn program.

L’emissione è costata molto cara a Unicredit: il titolo garantisce un premio di 420 punti base sulla curva swap in euro a cinque anni, livello di rendimento giudicato da un operatore molto generoso se paragonato agli attuali valori sul secondario della prima emissione della stessa categoria collocata dalla stessa banca in gennaio.

Per la banca di Piazza Gae Aulenti, l’operazione è una delle più rilevanti dell’anno in termini di importo, ed è computabile ai fini TLAC e dovrebbe avere un effetto positivo di circa 73 punti base, in rapporto agli attivi ponderati per il rischio (“RWA”) del terzo trimestre 2018. Ma perché Pimco ha deciso di scommettere sull’Italia?

I motivi sono legati allo schiarimento della situazione. Sui mercati l’Italia subisce oscillazioni violente e a ritmi frenetici, ma la tendenza generale da qualche seduta è positiva con lo spread che si restringe. Il merito lo si deve principalmente al fatto che il governo ha “fatto un passo indietro” nei confronti di Bruxelles, che ha chiesto correzioni significative alla legge di bilancio. Tanto è bastato per disinnescare una crisi che era dietro l’angolo.

L’Europa può così tirare un sospiro di sollievo e questo Pimco sembra averlo intuito per tempo. In più il fondo di investimento statunitense potrebbe aver compreso l’importanza che Unicredit ha per il sistema bancario italiano e quindi nell’UE.

Il concetto è semplice: se fallisce una  grande banca italiana, ciò potrebbe non solo innescare instabilità in tutta l’Unione europea, ma potrebbe anche finire per riflettersi su banche francesi e tedesche. Ma Francia e Germania non lo permetteranno mai e Pimco – forte anche dell’esperienza greca – lo sa bene.