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Pimco riduce quota Treasury e dice: impatto manovra Fed sarà limitato

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono saliti su tutta la curva, allo stesso tempo si sono ridotti gli spread sui periferici. Sul monetario il tasso Euribor tre mesi continua a salire (ieri fixing a 0,985%) portandosi ad un nuovo massimo da luglio 2009. Scende invece sotto lo 0,7% il tasso Eonia swap 3 mesi.

Dopo le dichiarazioni di Weber in cui auspicava un’eliminazione graduale del piano di acquisto di bond da parte della Bce a causa dello scarso impatto sui tassi di mercato, Nowotny ha dichiarato che il programma non dovrebbe essere terminato troppo presto malgrado il suo uso limitato e che va mantenuto come “cintura di sicurezza”.

Dopo l’asta tedesca sul bund di ieri che ha visto una domanda superiore all’offerta, ma inferiore alla precedente, oggi sarà la volta dell’Italia che emetterà titoli sul tratto a medio e lungo termine per 3,5-5,5 Mld€.

Negli Usa i tassi di mercato hanno chiuso la sessione praticamente invariati con il tratto decennale che ha recuperato sul finale di seduta, dopo il debole risultato dell’asta da 21 Mld$ sul comparto decennale. Il bid-to-cover, pari a 2,99, è stato il più basso dal maggio scorso, mentre è scesa di molto, rispetto alla precedente asta, la partecipazione degli indirect bidders (41,5 da 54,7%), categoria che comprende le banche centrali esteri.

Pimco ha dichiarato di aver ridotto la propria quota di Treasury in portafoglio su aspettative che il secondo round di quantitave easing, che la Fed dovrebbe implementare nella prossima riunione di novembre, avrà un impatto limitato. Nel frattempo negli ultimi giorni si è registrato un forte calo dei tassi reali Usa: sul comparto decennale il tasso reale dei Tips è passato dallo 0,69% di inizio ottobre all’attuale 0,37%.

Sul fronte azionario, i principali indici hanno chiuso sui massimi da aprile scorso, con l’indice S&P 500 che si è avvicinato alla soglia dei 1200 punti, guidato dai settori industriali e materie prime. Ieri Jp Morgan Chase, ha comunicato prima dell’apertura dei mercati i propri conti trimestrali.

Se da un lato la banca ha visto una crescita del 23% degli utili ed un forte calo degli accantonamenti per sofferenze, dall’altro vi è stato un forte calo degli utili derivanti dall’attività di investment banking.

Per oggi, non sono attesi dati macro rilevanti, ad esclusione delle nuove richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione, mentre in serata verrà comunicata la trimestrale di Google.

Valute: dollaro in deprezzamento verso euro portandosi questa mattina in prossimità di 1,41. Il superamento della soglia di 1,40 è avvenuto questa notte, dopo l’annuncio di Singapore di un allargamento della banda di oscillazione.

Dollaro in deprezzamento anche verso yen con il cross calato ai nuovi minimi dal 1995, in prossimità di area 81. A meno di interventi del governo giapponese, il cross sembrerebbe avviato a raggiungere area 80 a breve. Verso euro il cross continua a restare collocato al di sotto della resistenza 115,70. Supporto a 112,85. Dollaro in deprezzamento anche vs lo yuan cinese che ha segnato un nuovo record storico.

Come prima accennato Singapore ha annunciato in modo inatteso di consentire un apprezzamento della propria valuta vs dollaro, nonostante il rallentamento del Pil. La priorità in questo momento sembra quella di contrastare l’inflazione.

E’ il primo dei principali paesi dell’area asiatica a perseguire questo scopo, mentre altri come Giappone, Corea e Tailandia cercano un deprezzamento della propria valuta. Il primo ministro giapponese Kan ha chiesto alla Corea del Sud ed alla Cina di agire “in modo responsabile” sui cambi.

Materie Prime: al centro dell’attenzione i metalli preziosi con l’oro (+1,8%) che ha segnato un nuovo record oltre i 1380$/oncia e l’argento (+3,4%) che prosegue la propria corsa in misura ancora più marcata del metallo giallo. Andamento contrastato per i metalli industriali. Positivi gli energetici con il petrolio (+1,6%) grazie alla revisione al rialzo delle stime sui consumi globali nel periodo 2010/11 da parte dell’Iea. In programma oggi la riunione dell’Opec che dovrebbe concludersi con un nulla di fatto sul fronte produzione. Deboli gli agricoli guidati dal calo di mais (-1,7%) e grano (-1%).

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