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Pil frena Wall Street. La Fed non cambia strategia

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NEW YORK (WSI) – Termina in ribasso la seduta a Wall Street. Il Dow Jones cede lo 0,32% a 13.909,73 punti, il Nasdaq arretra dello 0,36% a 3.142,31 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,4% a 1.501,91 punti. Dopo la chiusura, l’euro è scambiato a 1,3566 dollari. A deprimere i mercati la conferma della Fed che i tassi di interesse si manterranno “eccezionalmente bassi” fino a che la disoccupazione non scenderà al 6,5%.

Il Federal Open Market Committee ha confermato i tassi d’interesse di riferimento tra zero e 0,25% ed il suo piano di acquisto di titoli da 85 miliardi di dollari al mese. Secondo la Fed la crescita dell’attivita’ economica ”ha registrato una pausa negli ultimi mesi, attribuibile in gran parte a fattori meteorologici e ad altri fattori transitori”. D’altra parte, rileva il FOMC, la crescita dei posti di lavoro resta ”moderata” mentre il tasso di disoccupazione ”rimane elevato”.

La decisione era ampiamente prevista dai mercati. La scelta del Fomc e’ stata approvata con 11 voti favorevoli ed uno contrario, quello del presidente della Fed di Kansas City, Esther George. La Fed ha confermato che per un rialzo dei tassi le soglie di riferimento sono un tasso di disoccupazione indiscesa dotto il 6,5% ed un’inflazione stabilmente sopra il 2,5%. L’orientamento espansivo della politica monetaria, spiega il Comitato, ”restera’ appropriato per un periodo ancora considerevole dopo la conclusione del programma di acquisto di titoli e il rafforzamento della ripresa economica”.

Il dato sul Pil del quarto trimestre gela i mercati e confonde gli investitori. A sorpresa, negli ultimi 3 mesi del 2012 l’economia americani ha riportato il trend peggiore dal secondo trimestre 2009: ovvero da quando versava in recessione.

Numeri shock: il prodotto interno lordo – stando al report preliminare diffuso dal dipartimento del Commercio Usa – ha registrato una crescita negativa, pari a -0,1%, contro le stime di un rialzo fino a +1,1%, formulate dagli analisti, e contro +3,1% del terzo trimestre.

La brutta notizia – non definitiva, visto che seguiranno due revisioni del dato – giunge nello stesso giorno in cui la Federal Reserve si appresta ad annunciare la propria decisione sui tassi sui fed funds – che sono attesi invariati al minimo storico tra lo zero e lo 0,25% -. L’attenzione è rivolta soprattutto al comunicato con cui il presidente Ben Bernanke parlerà della politica monetaria che si ritiene, soprattutto, ora, rimarrà espansiva.

L’incertezza provocata dal dato sul pil torna ad alimentare gli acquisti sui Treasuries, con i tassi che scendono dai massimi degli ultimi nove mesi. Dopo aver testato nelle ultime ore il 2,03%, il valore più alto dal 25 aprile, secondo i dati di Bloomberg Bond Trader, il rendimento scende al di sotto della soglia psicologica del 2%, per poi riagguantarla.

Sempre sul fronte macro, buone notizie sono arrivate invece in mattinata dal mercato del lavoro. In base ai dati dell’istituto di ricerca Adp, a gennaio nel settore privato sono stati creati circa 192 mila posti di lavoro. Un dato superiore a quello atteso dal mercato che puntava su un rialzo di 165.000 unità.

A livello di notizie societarie, Boeing batte le stime sugli utili di 10 centesimi. Bene anche Amazon: i titoli avanzano dell’8,8% dopo che il rivenditore online ha riportato profitti migliori delle stime. I ricavi sono saliti del 22%.

Research in Motion presenterà oggi il suo nuovo modello di smartphone, il Blackberry 10, che viene considerata all’unanimita’ l’ultima spiaggia di potersi rifare per il gruppo canadese.

Fari puntati su Facebook che a mercati chiusi snocciolerà i dati sul quarto trimestre. Il mercato si attende utili per 15 centesimi ad azione a fronte di ricavi pari a 1,5 miliardo.

In ambito valutario, l’euro ai massimi dal 2011 sul dollaro. La moneta unica sale +0,53% a $1,3563; dollaro/yen +0,47% a JPY 91,16.

Quanto alle commodities, i futures sul petrolio +0,04% a $97,61 al barile, oro +0,92% a $1.678.

BOEING BATTE LE STIME, LA PRODUZIONE DEL DREAMLINER 787 CONTINUERA’

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