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PIAZZA AFFARI TRAINATA DA ENI E BANCARI

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Piazza Affari a metà seduta è in leggero recupero rispetto all’apertura in una giornata essenzialmente scialba che segna l’avvio dei mercati dopo la pausa pasquale.

Gli indici Mibtel e Mib30 sono passati in positivo, ma sono appena sopra la parità. Gli altri due indici, cioè il Midex e il Numtel restano con il segno meno pur migliorando rispetto alle prime battute.

In generale gli investitori si stanno posizionando preparandosi a una settimana che vede due importanti appuntamenti: il tasso di disoccupazione in Usa e la riunione della Banca centrale europea.

In realtà dalla Bce non si attendono novità sul fronte dei tassi di interesse.

Ma il fatto che l’economia mondiale ed europea sembrano in fase di recupero rafforzerà l’orientamento prima neutrale e poi restrittivo dei governatori, attenti a non lasciar infiammare l’inflazione.

Sarà dunque importante verificare i toni delle dichiarazioni del presidente della Bce Wim Duisemberg.

In particolare a trainare il listino italiano sono i titoli bancari, con Unicredito, San Paolo Imi, Rolo e IntesaBci in primo piano e al centro di scambi intensi.

Inoltre un forte motivo di interesse è dato da Eni, in ascesa fin dalle prime battute.

Il titolo è sospinto da due ordini di fattori. Da una parte c’è il rialzo del prezzo del petrolio sulla scia delle tensioni in Medio Oriente; dall’altra c’è la notizia dell’opa amichevole lanciata da Shell su Enterprise Oil su cui anche Eni nutriva interesse.

Il gruppo italiano per ora non si è pronunciato sull’argomento.

Molto bene comunque anche Enel, tra scambi intensi: alle 11:30 ora italiana erano già passati di mano 9,2 milioni di titoli, contro una media, per l’intera seduta, delle giornate precedenti di 16,5 milioni di titoli.

Il mercato premia le novità scaturite la scorsa settimana dal consiglio di amministrazione: il dividendo in crescita del 38% rispetto all’anno precedente e il buy back fino a €1 miliardo.

In lettera i telefonici, appesantiti dai giudizi negativi degli analisti su Nokia.

In ribasso Fiat e Finmeccanica e Stmicroelectronics tra gli industriali, mentre è in positivo Pirelli.

Bene Mediaset che si trova al centro dell’attenzione per le implicazioni derivanti dalle ipotesi di risanamento del gruppo Kirch.

In Europa non mancano perplessità sul ruolo che potrebbe giocare il gruppo italiano, visto il coinvolgimento del presidente del consiglio Silvio Berlusconi.

Nei giorni scorsi il Cancelliere tedesco Gerhard Schroeder ha detto in un’intervista allo Spiegel che sorgerebbero problemi se “il primo ministro di un paese amico esercitasse, attraverso le sue aziende private, un influsso sul mondo dei media tedeschi”, ma Berlusconi ha fatto sapere che “dal 1994 non faccio una telefonata al mio gruppo”.

Silvio Berlusconi ha il 2,48% di Kirch Media attraverso Fininvest e il 2,28% attraverso Mediaset.

Secondo quanto ha scritto il Financial Times, il principe saudita Al Waleed “si è mosso giovedì per prevenire l’emergente rivalità tra Rupert Murdoch e Silvio Berlusconi su chi assumerà il controllo dell’impero di Kirch oppresso dai debiti”.

Sul Midex affonda Alitalia che lascia oltre quattro punti percentuali. Altrettanto ne guadagna invece Lottomatica.

Sul Numtel si mette in luce El.En. dopo l’annuncio di una acquisizione negli Usa.

Il titolo era stato sospeso in attesa di comunicato questa mattina, ma poi, una volta riammesso, non è riuscito a fare prezzo per eccesso di rialzo.

Molto bene anche Onbanca e Tecnodiffusione.

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