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PIAZZA AFFARI TRA LE ZAMPE DELL’ORSO

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Piazza Affari ha chiuso in ribasso, sui livelli registrati a metà giornata e pesantemente in calo rispetto alla già debole apertura del mattino.

Le tensioni internazionali pesano sulla situazione economica europea e statunitense. E’ bastato che dal Pakistan arrivassero notizie di uno spostamento di truppe dal confine afghano a quello indiano che il future sul Dow Jones è scivolato dello 0,3% per poi recuperare parzialmente.

Segnali preoccupanti arrivano anche dal dollaro, il cui calo nei confronti delle principali valute potrebbe rallentare il processo di ripresa.

Wall Street ha iniziato debole, nel giorno del ricordo delle vittime dell’11 settembre, ha provato a rialzare la testa, ma gli effetti benefici non sono durati a lungo.

Il Mibtel è sceso a 21.997 punti (-1,37%)
Il Mib30 si è fermato a 30.040 punti (-1,59%).
Il Midex ha ceduto l’1,12% a 27.824 punti.
Il Numtel ha chiuso a 1.872 punti (-0,85%).

A soffrire la situazione d’incertezza sono stati, come sempre accade in questi casi, soprattutto i titoli della triade Tmt, cioè telefonici, media e tecnologici.

Quest’ultimo comparto è rappresentato in Italia dalla società italo francese Stmicroelectronics, che ha chiuso in calo.

Al titolo non è bastata la smentita di France Telecom alle voci di cessione del pacchetto di azioni Stm in occasione della prossima scadenza del lock-up del 10 giugno e l’importante accordo firmato con Virage Logic Corp (VIRL – Nasdaq) nel campo delle embedded memories.

Per il titolo il pericolo di rompere l’importante supporto a €30 è diventato realtà.

Anche i telefonici hanno sofferto una raffica di vendite, che hano colpito in particolare Telecom Italia e Tim.

In calo anche Pirelli, che ha firmato un contratto con JSG Nizhnekamskshina, primo produttore di pneumatici russo.

Tra i media ha tenuto Seat Pagine Gialle, che non ha risentito troppo della crisi di Vivendi Universal.

Tra i bancari si sono salvati IntesaBci e San Paolo Imi, premiati in questi giorni da positivi rating emessi dalle più importanti banche d’affari. Giù Bipop Carire e tutto il risparmio gestito.

Caso Fiat: il giudizio delle agenzie di rating si fa attendere, ma non è solo il debito di Fiat a creare delle perplessità.

Oggi è stato anche il giorno della fusione Sai-Fondiaria. I due titoli ordinari, le azioni risparmio e gli altri titoli coinvolti nell’operazione sono rimasti sospesi per tutta la giornata.

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