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PIAZZA AFFARI SUI MINIMI DIETRO DATI USA E WALL ST

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Piazza Affari ha chiuso in deciso calo seguendo l’ondata di vendite che è arrivata dagli Usa. Un vero peccato, anche perché Milano ha interrotto la striscia positiva impostata da inizio settimana e proseguita anche stamani in avvio di seduta . Il mercato italiano ha provato a resistere grazie agli acquisti sui finanziari, bancari in particolare, ma già a metà seduta il rialzo era stato bruciato e il mercato appariva senza una direzione precisa.

A innescare le vendite su tutti i mercati del Nuovo come del Vecchio Continente sono stati i dati macroeconimici statunitensi e in particolare gli indicatori al di sotto delle stime relativi all’ISM manifatturiero di luglio ;
alle spese per costruzioni di giugno ;
e ai sussidi di disoccupazione settimanali.

Ha pesato sul mercato italiano, ma ancor di più su quello Usa, il forte calo del titolo software Adobe (ADBE – Nasdaq), che ha registrato nel secondo trimestre risultati peggiori delle stime, lanciando un allarme sugli utili.

Anche a livello europeo non sono mancate le brutte sorprese con le stime dell’Ifo tedesco, sulla crescita del 2002, che sono state abbassate allo 0,7% dallo 0,9% precedente.

Sul fronte dei tassi, invece, la Banca centrale europea ha deciso di mantenere inalterata la politica monetaria decisione, così come ha fatto la Banca d’Inghilterra che ha comunicato di aver lasciato fermo il costo del denaro nel Regno Unito.

Il Mibtel si è fermato a 18.198 punti ( -2,39%);
Il Mib30 ha chiuso a 24.490 punti ( -3,03%);
Il Midex si è fermato a 23.409 punti ( -0,14%);
Il Numtel ha chiuso a 1.377 punti ( -2,13%).

In Italia, i titoli industriali hanno resistito fin che hanno potuto, a partire da Finmeccanica nel giorno in cui si sono intrecciate indiscrezioni e mezze anticipazioni sulla trattativa con la britannica Marconi.

In ribasso la controllata Stmicroelectronics che prosegue la sua discesa verso i minimi del 21 settembre.

La buona partenza di Olivetti, Pirelli, Telecom Italia e tutti i titoli del gruppo si è andata a schiantare contro le vendite arrivate nel pomeriggio. Il numero uno della filiera, Marco Tronchetti Provera, in un’intervista al quotidiano La Stampa si è detto fiducioso in una ripresa dei mercati dopo la grossa crisi di fiducia che dura ormai da mesi.

In ribasso anche Fiat, andato giù insieme a tutto il comparto europeo il cui EuroStoxx segna una perdita di quasi quattro punti percentuali. Hanno pesato gli ultimi dati sulle immatricolazioni di nuove auto in Francia: il calo dei marchi italiani (Fiat, Lancia e Alfa Romeo) è stato del 28,3% nel mese di luglio.

Ibancari hanno sostenuto Piazza Affari per gran parte della seduta ma alla fien solo pochi hanno mantenuto il segno positivo. Particolarmente pesanti San paolo Imi e Unicredit, mentre Bnl si è fermata in rialzo dopo le forti perdite delle scorse sedute.

Mediobanca è stata al centro dell’attenzione dopo la notizia della multa al presidente e all’amministratore delegato nell’ambito della vicenda Sai-Fondiaria.

Gli interessati hanno fatto sapere di aver impugnato la multa presso la Corte d’Appello, presentando anche ricorso al Tar. La sanzione è di circa €51.600 a testa e sarebbe stata già pagata.

In calo anche Eni in linea con le perdite dei titoli energy a livello europeo dopo i deludenti risultati di Shell .

In calo gli assicurativi che comunque hanno tenuto in Italia più degli altri in Europa dopo i dati della tedesca Allianz.

Sul Midex, si è distinta per il forte rialzo Fondiaria, ma alla fine anche l’assicurazione fiorntina ha dovuto arrendersi e bloccare il rimbalzo che durava da alcune sedute. E’ andata meglio, invece, a Milano Assicurazioni.

Sul Nuovo Mercato va segnalata la performance di Tiscali che si è mantenuta saldamente al di sopra dei €6 per poi rompere il supporto con l’andamento in lettera del Nasdaq.

In rialzo invece il titolo Biosearch , in procinto di fusione con una società biotech americana.

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