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PIAZZA AFFARI SOFFRE A META’ SEDUTA

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Piazza Affari a metà seduta è fortemente negativa, e in peggioramento rispetto all’apertura.

Tutti i mercati europei sono in ribasso, e prima di essi lo è stato quello giapponese di Tokio.

Non ha pesato tanto la chiusura negativa di Wall Street, venerdì scorso, quanto l’aggravarsi della crisi argentina e quella in Medio Oriente dopo gli attentati del fine settimana.

Anche dai future non provengono segnali positivi, essendo tutti in ribasso.

Il Mibtel segna -1,52%.

Il Mib30 -1,64%.

Il Midex -1,35%.

Il Numtel -2,07%.

Sul Mib30 sono appena due i titoli che mostrano il segno più. Si tratta di Bipop Carire e di Italgas.

Bipop carire cresce dopo la nomina di Nicola Biase come consigliere indipendente all’interno del consiglio di amministrazione della banca bresciana.

“Evidentemente il mercato premia l’arrivo di un altro tassello che avvicina la banca a quella svolta, cioè la vendita, attesa da tempo – dice a Wall Street Italia l’operatore di una banca italiana – con la vendita, gli azionisti sperano di poter incassare un premio”.

Le vicende di Bipop Carire hanno riflessi anche su altri titoli: nel Midex sale con decisione Banca Popolare di Lodi, che starebbe per eliminare Banca Popolare di Milano dalla corsa per accaparrarsi la banca bresciana.

Italgas è in recupero spinta ancora dalle voci di un intressamento da parte della francese Gaz de France.

Si tratta però dell’unica controllata di ENI che slae: scende infatti Saipem e la stessa ENI è in ribasso come tutti i pteroliferi europei, sulla scia del calo del petrolio: il Brent, greggio di riferimento europeo, quota $18,7 al barile.

Oggi è stato reso noto il prezzo di Snam Rete Gas, di cui venerdì scorso è terminato il collocamento.

In calo IntesaBci, sulla scia di due fattori: la crisi argentina, che vedrebbe l’istituto di credito esposto con la controllata Sudameris, e le disavventure dell’america Enron, che è in fallimento.

“Enron è un nostro cliente ha detto un portavoce della banca all’agenzia di stampa Reuters – ma per ciò che riguarda l’esposizione non commentiamo”.

Secondo le indiscrezioni l’esposizione di IntesaBci potrebbe oscillare tra i 100 e i 400 miliardi di lire.

Sul titolo le voci di mercato non si esauriscono qui: c’è chi scommette infatti che l’amministratore delegato Lino Benassi starebbe per lasciare l’incarico. Ma su questo rumor è arrivato un “no comment” dell’azienda.

Scendono Finmeccanica e la controllata STMicroelectronics.

Si profila per Finmeccanica un disimpegno parziale dalla società partecipata con i francesi attraverso la holding Ft1C1.

Secondo alcuni analisti la mossa di Finmeccanica potrebbe essere possibile ma solo dopo una vendita preventiva dei francesi a un altro partner francese.

In calo tutto il comparto dei telefonici e con essi la filiera di Marco Tronchetti Provera, comprese le società operative.

Vanno giù anche gli assicurativi e la stessa Generali non riesce a sfruttare nemmeno gli spunti positivi.

Il Nuovo Mercato è quasi tutto in flessione, se si eccettuano Finmatica e Freedomland.

Tiscali resta in tono con la giornata e non trova sostegno nemmeno nelle affermazioni di Renato Soru.

Da oggi Piazza Affari chiude cinque minuti prima.