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PIAZZA AFFARI SI SPEGNE SUL FINALE DI SEDUTA

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Piazza Affari ha chiuso debole l’ennesima seduta impostata al ribasso come dimostra il passaggio a metà seduta e l’avvio sempre con gli indici in territorio negativo.

A niente è valso il tentativo pomeridiano di invertire la tendenza dietro al rialzo dei mercati americani. Con la svolta in rosso di Wall Street, infatti, anche Milano ha girato rapidamente riprendendo la discesa che porta il Mib30 sui 21.300 punti.

Anche oggi il listino meneghino è rimasto orfano dei titoli della filiera di Marco Tronchetti Provera, tutti sospesi, nel giorno in cui si svolgono i consigli di amministrazione delle società interessate all’accorciamento della catena di controllo.

Domani Tronchetti Provera illustrerà alla comunità finanziaria i termini dell’operazione che lascia per ora molti interrogativi soprattutto in merito ai rapporti di concambio e al destino dei titoli risparmio di Telecom Italia.

Positiva Tim, unico titolo del gruppo a essere trattao regolarmente, mentre è andata giù Seat Pagine Gialle, malgrado alcuni operatori vedano buone possibilità di crescita.

In ribasso, ma lontana dalle forti perdite della mattina, il titolo Capitalia, punito dal mercato per le indiscrezioni di stampa secondo le quali la banca avrebbe una quota in Generali pari all’1,5-1,9%. Il consiglio di amministrazione è stato convocato per il 13 marzo.

In recupero gli altri bancari, compresa Unicredito: secondo Morgan Stanley il prezzo del titolo ha spazio per aumentare rispetto alle attuali quotazioni.

Dal coro si è staccata anche Intesa, anche se una nota banca americana ha consigliato questa mattina l’acquisto.

In leggero recupero gli assicurativi con Generali e Ras nella parte alta delle blue Chips.

Tra i tecnologici è andato giu’ Stmicroelectronics: il titolo è stato colpito come altri in Europa dalle previsioni di Nokia che tra l’altro è il principale cliente del gruppo italo-francese.

Tra gli energetici si è distinta Saipem, mentre Eni è andata giù nel giorno in cui i paesi aderenti all’Opec hanno affrontato a Vienna la questione della produzione e dei prezzi del petrolio.

In rosso anche Enel che si prepara a chiedere €1,5 miliardi al mercato.

Il recupero di Fiat si è esaurito nel pomeriggio dopo la spinta che era arrivata dalla notizia della vendita della controllata Fidis, che porterà a una riduzione dell’indebitamento del Lingotto.

Gran movimento sul Nuovo Mercato per e.Biscom che ha recuperato dopo la caduta mattutina grazie alle precisazioni su un ventilato aumento di capitale.

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