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PIAZZA AFFARI RINGRAZIA I TMT, MALE ENI ED ENEL

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A Piazza Affari è andata in scena una giornata di rimbalzo, come non si vedeva ormai da diverse sedute.

Non tutti i settori ne hanno beneficiato, ma quresto è un segnale che fa ben sperare in una pronta ripresa dell’economia e delle borse.

I valori di chiusura sono vicini a quelli dell’apertura, quando Milano sembrava volersi riprendere quanto aveva lasciato nella disatrosa seduta precedente.

Ma tra l’inizio e la fine di questa strana giornata sono succese molte cose. Dopo poco più di un’ora Piazza Affari ha infatti invertito la rotta, piombando giù pesantemente con tutti gli indici.

Tanti i fattori che hanno contribuito a questo ennesimo ribasso: la debolezza degli Usa, i future sugli indici in forte calo, le inchieste che hanno coinvolto il governatore della Banca di Francia, Jean Claude Trichet, rinviato a giudizio ma il più importante era il segnale di debolezza del dollaro.

Gli indici, già da metà giornata, hanno ricominciato la risalita, aiutati in questo dai titoli telefonici, forti in tutta Europa.

L’apertura nervosa di Wall Street non ha aiutato, e ancora meno ha fatto il discorso del presidente della Federal Reserve, Alan Greenspan, che ha escluso un nuovo ritocco dei tassi d’interesse sul costo del denaro negli Usa.

Questa posizione non è piaciuta a Wall Street, che tuttavia ha reagito grazie al buon dato sulla produzione industriale di giugno (che ha nettamente battuto le stime) e ad alcune trimestrali positive.

Gli esperti ritengono che i mercati non abbiano ancora toccato il fondo, ma poco ci manca, e di conseguenza manca ancora poco alla ripresa dell’economia.

Il Mibtel è salito a 18.602 punti (+0,34%).
Il Mib30 si è fermato a 25.233 punti (+0,49%)
Il Il Midex ha perso lo 0,17% a 23.394 punti.
Il Numtel ha chiuso a 1.357 punti (+1,88%).

Il settore principe di oggi è quello dei telefonici, che hanno retto in tutto il Vecchio Continente all’ondata di vendite. Salgono Tim, Telecom Italia e le holding Pirelli e Olivetti.

Sulla scia dei telefonici va segnalato il deciso rimbalzo di Acotel, tra i migliori di oggi, grazie al successo riscosso dal servizio MMS (multimedia message system), i messaggi multimediali dal telefonino.

Bene anche Stm e la controllante Finmeccanica. Il titolo della società italo francese attente importanti trimestrali, come quelle di Apple Computer (AAPL – Nasdaq), Intel (INTC – Nasdaq) e Motorola (MOT – Nyse), che saranno rese note dopo la chiusura di Wall Street.

Il settore bancario ha continuato a soffrire anche oggi. Perdono terreno Fineco, Capitalia e IntesaBci, mentre Bnl e Mps hanno chiuso in denaro, Bene anche Unicredito, che ha terminato la seduta vicinissima al supporto di €4, nonostante il lancio dell’Opa volontaria a €32 sulla banca online Onbanca, già controllata da Comindustria.

Poco mossa Fiat, che ha giovato in giornata delle positive indicazioni emerse dalla trimestrale di General Motors (GM – Nyse): il colosso automobilistico statunitense ha in mente una sostanziale svalutazione della partecipazione in Fiat nel prossimo trimestre.

Male gli energetici, con Eni in calo e Enel ai minimi dell’anno.

Il settore del lusso ha chiuso invece contrastato, come testimoniano le chiusure in direzione opposta di Bulgari e It Holding.

Sul Nuovo Mercato Tiscali ha limitato i danni, nonostante il rating negativo di una importante banca d’affari.

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