Piazza Affari ha chiuso in calo, depressa dalla triade tmt, dopo il profit warning di Nokia, arrivato prima di metà giornata.
L’allarme vendite ha colpito anche Wall Street e ha avuto riflessi negativi sui telefonici, depressi dalle notizie poco confortanti di Lucent.
“Il mercato – ha detto Federico Schmid, gestore di BNP Paribas – è stato granitico, nel senso che ha dimostrato una grande tenuta. Rispetto all’Europa si sono difesi meglio i telefonici. C’è stato un minimo turn over settoriale sulle banche, che hanno performato meglio del listino”.
Il Mibtel è sceso a 23.325 punti (-0, 65%), il Mib30 si è fermato a 32.515 punti (-0,71%), il Midex ha perso l’1% a 27.955 punti e il Numtel ha chiuso a 2.284 punti (-2,64%).
Il ciclone Nokia si è abbattuto su STMicroelectronics.
A reggere l’urto ci sono stati i titoli del settore bancario, con Unicredito dopo la presentazione dei dati di bilancio, BNL, MPS , IntesaBci e Bipop Carire, grazie anche ad alcuni giudizi positivi di importanti banche d’affari. Fideuram invece non ha convinto gli investitori.
ENI ha chiuso in rosso dietro il calo del prezzo del greggio, nonostante non si siano attenuate le tensioni internazionali sul fronte mediorientale che ieri sono state alla base del balzo del prezzo del Brent, greggio europeo di riferimento.
Tra i media hanno perso quota significativamente Mediaset, Seat Pagine Gialle e HDP.
Tra gli industriali ha ceduto anche Finmeccanica dietro le continue voci sulla successione al vertice.
Sul Midex ha rallentato Alitalia, nonostante la conferma dell’incontro di ieri con i vertici di Air France .
Sul Nuovo Mercato Cardnet ha spuntato un rialzo a due cifre, mentre Tiscali è sceso in area €9,6.
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