Telefonici, ma non solo, in vendita: a Piazza Affari è il momento dell’orso. E che orso. In un’ora e mezza ha spazzato via interi settori, e sono davvero pochi i titoli che ancora riescono a opporre qualche resistenza: è il caso di Edison che guadagna l’1,47%, di Eni, +0,75%, o di Monte Paschi, +0,43%.
Il quadro è rovinoso, aggravato dai primi segnali negativi provenienti dal Globex (il future sullo Standard 6 Poor’s) e da un cedimento complessivo in tutta Europa. Alle 11 ora italiana il Mibtel segna -1,90%; il Mib30 -1,92% e il Midex -1,65%.
Telefonici, media, tecnologici. A questa tripletta che oggi conosce una seduta buia, si aggiunge il calo di un comparto, come quello bancario, che nei giorni scorsi aveva opposto resistenza e che ora invece sta cedendo. San Paolo Imi lascia l’1,59%; Unicredito perde l’1,97%; Banca Intesa è in flessione del 2,34%.
Negative anche le utilities: Acea lascia il 2,85%; Italgas perde l’1,22% e Enel l’1,03%.
In ultimo, i primi responsabili di questa disfatta, cioè i telefonici: tra questi, Tecnost -4,59%; Telecom -4,47%. E poi ancora Olivetti -3,67%; Seat -4,32% a 4,10 euro (un euro vale 1936,27 lire), al di sotto dell’opa Telecom.