Al giro di boa di metà seduta Piazza Affari è ulteriormente indebolita rispetto all’apertura.
Il mercato è affossato dai titoli tecnologici, che risentono pesantemente in tutta Europa dei risultati e delle prospettive negative della tedesca Infineon.
Il Mibtel segna -0,97%.
Il Mib30 -1,17%.
Il Midex -0,39%.
Il Numtel -2,84%.
Si diceva del settore tecnologico: in tutta Europa l’Eurostoxx technology lasciava sul terreno a fine mattinata il 4,11%.
Tra i singoli titoli cede Nokia, su cui peso il downgrade di Morgan Stanley, e perdono terreno anche Alcatel e Siemens.
In Italia come in Francia, dove pure è quotato, il titolo STMicroelectronics va a picco, lasciando il 3,70% a €33,35.
Va giù anche la controllante Finmeccanica, con -3,22% a €0,92.
Il mercato insomma vende tutto ciò che è high-tech. Ne fa le spese, sul Nuovo Mercato, un altro titolo tecnologico: Tiscali perde il 4,41% a €9,02.
Tornando al Mib30: ENI lascia oltre un punto percentuale, ma vede crescere la sua controllata Italgas.
Questo titolo si apprezza di oltre mezzo punto percentuale e rimane al centro dell’attenzione dopo le informazioni su una prossima offerta da parte di Emilio Gnutti.
Vanno giù i telefonici, con Olivetti che perde più di tutti.
Ma perde quota anche TIM nonostante il giudizio positivo di Sssb.
Va a picco il risparmio gestito, compresa Bipop Carire, sempre al centro dell’attenzione per la possibile integrazione con Banca di Roma che peraltro è l’unico titolo bancario sul Mib30 a essere positivo.
Tra i media, Mediaset è l’eccezione positiva. A spingere il titolo è il giudizio positivo ottenuto oggi, con buone prospettive di crescita.
La notizia che Fiat si prepara a un piano di dismissioni per €3 miliardi, superiore agli iniziali €2 miliardi previsti, produce un calo del titolo di oltre un punto e mezzo percentuale.
Sale Sai, sulle prospettive e le ipotesi nellambito della questione Fondiaria.
Sul Nuovo Mercato è partito l’aumento di capitale di Chl.