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PIAZZA AFFARI PEGGIORA A META’ SEDUTA

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Piazza Affari ha rafforzato la sua negatività nel corso della mattinata, ampliando a metà seduta le perdite accusate fin dall’avvio.

Per certi versi, avrebbe stupito il contrario: Wall Street ha chiuso una delle sedute peggiori degli ultimi cinque anni; le borse europee non si sono fatte pregare e hanno aperto in ribasso; i future sugli indici Usa sono negativi e lasciano intravedere un’altra giornata difficile.

In generale, si acuisce il clima di sfiducia nei confronti dell’attendibilità nei valori contabili delle aziende.

A questo si aggiunge l’attese per il lungo week-end negli Usa e il rinnovato timore di attentati.

In Europa la protagonista negativa della giornata è la francese Vivendi, di cui l’agenzia americana di rating ha declassato il debito.

Il titolo, sospeso dalle contrattazioni per eccesso di ribasso, è poi rientrato perdendo oltre il 30% e condizionando il comparto dei media in tutto il vecchio continente.

I nostri titoli media-editoriali hanno del resto le loro grande, fatte soprattutto, come dimostra il calo soprattutto di Mediaset, dei timori per la raccolta pubblicitaria in costante diminuzione.

Sull’altro fronte, la stella del Mib30 è Italgas. Il mercato attende la decisione del Consiglio di Stato sul criterio di determinazione delle tariffe.

C’è la probabilità che il Consiglio si pronunci positivamente. Se così fosse, le tariffe del gas sarebbero più care e la società ne guadagnerebbe.

Crescono anche Eni e Sanm Rete Gas.

In calo Fiat, di cui torna a occuparsi il Financial Times che oggi pubblica un’intervista al presidente Paolo Fresco.

In ribasso molto pesante Stm e i telefonici dopo il -4% del Nasdaq
ieri.

Andamento negativo anche fra i bancari, con l’unica eccezione di Bipop Carire, su cui prosegue il riposizionamento in quanto il titolo è valutato sulla base dei multipli dei titoli del risparmio gestito.

Vendite su Capitalia che inevce ieri era andata bene.

Sul Midex perde pesantemente terreno il titolo Autogrill.

Sul Nuovo Mercato, ribasso, tra gli altri, per Tiscali che è scesa a €5,96.

In fortissimo rialzo, invece, Vitaminic.