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PIAZZA AFFARI NON FESTEGGIA LA CADUTA DI BAGHDAD

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Piazza Affari ha chiuso in ribasso una giornata incerta come dimostra il passaggio a metà seduta e le posizioni dell’apertura.

Eppure nel pomeriggio gli investitori hanno atteso invano un rimbalzo sulla scia delle immagini Tv che documentavano la liberazione di Baghdad con la probabile parola fine sul conflitto iracheno.

A frenare i possibili entusiasmi sono stati gli stessi mercati americani che hanno smorzato le vendite dando già per scontato l’impatto positivo della conclusione della guerra.

D’altronde, negli Usa i problemi rimangono, sia a livello economico e societario, e gli investitori sono alle prese con gli utili che saranno comunicati nell’arco di questi giorni e che, come ha previsto Thomson Financial, non saranno affatto di buon auspicio. Per ogni società che ha alzato le stime sui risultati del primo trimestre, infatti, ce ne sono tre che le hanno riviste al ribasso.

Non ha certo aiutato il fatto che il Fondo monetario internazionale abbia tagliato le stime di crescita mondiale riducendole di un ulteriore 0,5% rispetto alle previsioni presentate in autunno.

Sul Mib30 alla fine i titoli in positivo non sono stati tanti.

Lo stesso Stmicro nelle ultime ore ha recuperato per poi ripiegare, dopo una mattina depressa dalle notizie giunte dal fronte Nokia.

Positivo il comparto dei telefonici con Olivetti e Telecom Italia a guidare la carica, mentre Tim ha segnato il passo.

Tra i titoli che fanno capo a Marco Tronchetti Provera ancora positiva Seat Pagine Gialle dietro la speculazione sulla vendita delle directories.

Gli investitori si sono in parte disimpegnati dai bancari su cui hanno prevalso le prese di beneficio.

Pesante il ribasso di Bnl dopo il rally dei giorni scorsi. Ha perso quota anche Capitalia, il cui vertice ha smentito qualsiasi ipotesi di fusione con Bnl e Mps.

Si è difeso meglio invece per il risparmio gestito che ha prontamente reagito alla caduta di Baghdad. Tra gli assicurativi ha brillato Ras, mentre Generali ha perso terreno.

Fiat ha difeso bene quota €6; mentre si sono fermate in ribasso Eni e gli altri energetici.

Sul fondo del listino troviamo Mediaset colpito dal giudizio di Jp Morgan.

Sul Midex Alitalia ha lasciato oltre due punti e mezzo percentuali. Il vertice della compagnia di bandiera ha fatto sapere che c’è sintonia con il ministero dell’Economia.

Sul Numtel, forte rialzo del titolo Gandalf.

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