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PIAZZA AFFARI IN ROSSO, FIAT AI MINIMI DAL 1993

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Piazza Affari ha chiuso in rosso una giornata confusa, segnata da dati macroeconomici contrastanti.

Dopo un’inizio piatto, il listino è scivolato sui minimi della seduta, per poi riprendersi lentamente. Il rimbalzo del listino è iniziato dopo metà seduta quando l’intero Vecchio Continente si è entusiasmato per i dati relativi al Pil Usa, cresciuto del 5,8% da +1,7% dell’ultimo trimestre 2001, il massimo progresso dal quarto trimestre 1999.

La notizia ha rianimato operatori e investitori e ha riportato Piazza Affari sulla parità

Subito prima dell’apertura di Wall Street il listino ha toccato i massimi, per poi deprimersi e tornare in rosso dietro il deludente dato sulla fiducia dei consumatori Michigan, che ha deluso le stime degli analisti.

Oggi è stata anche una giornata importante sul fronte dello stacco del dividendo, che ha interessato 11 società che metteranno la cedola in pagamento il prossimo lunedì 29 aprile.

Il Mibtel è sceso a 23.501 punti (-0,39%), il Mib30 si è fermato a 32.146 punti (-0,48%), il Midex ha perso lo 0,51% a 29.878 punti e il Numtel ha chiuso a 2.105 punti (-0,57%).

La seduta ha visto prese di beneficio sui bancari, che nei giorni scorsi avevano superato resistenze importanti, sui telefonici e soprattutto su Fiat. L’azione del colosso automobilistico ha chiuso in forte ribasso, sui minimi degli ultimi 9 anni. Gli investitori hanno venduto massicci volumi del titolo dopo i dati negativi sulla produzione di auto e dopo le notizie di giovedì relative alla decisione dell’agenzia americana di rating Standard & Poors (pari a circa €33 miliardi) di mettere sotto osservazione il debito di Fiat.

Anche i titoli legati alle telecomunicazioni hanno sofferto un’ondata di vendite. Tim e Telecom Italia hanno chiuso sotto gli importanti supporti a €5 e €9. Gli esperti invitano a tenere d’occhio l’eventuale rottura di area €8,7/€8,5. C’è invece chi sostiene che a questi prezzi i titoli siano una buona opportunità d’acquisto

Bene Stmicroelectronics, che in giornata ha perso parte del guadagno registrato in apertura. Sostanzialmente invariata invece Finmeccanica.

Tra i bancari si sono messi in evidenza Banca di Roma eIntesaBci, mentre hanno perso terreno Banca Mps e Bnl dopo il downgrade di Commerzbank.

Chiusura in denaro per Saipem, Snam Rete Gas e Italgas, attardate invece Enel e Eni.

Contrastatti gli assicurativi, con Ras e Alleanza in lettera e il segno più per Generali. Il titolo, seppur penalizzato dal taglio da €32 a €30 del target sul prezzo operato da Merrill Lynch ha convinto gli investitori, supportato dalla conferma che Gianfranco Gutty rimarrà alla presidenza.

Sul Midex si è ripreso Tod’s, che ha avuto un andamento in linea con quello del lusso. Brutto scivolone per Lottomatica. In gran spolvero, tra le smallcap, Campari, che ha anche subito due rating contrastanti.

Sul Numtel in rialzo e.Biscom: oggi il numero uno Francesco Micheli ha detto di aver ridotto del 2,3% la quota in e.Biscom, precedentemente pari all’11,13%. L’operazione non è avvenuta “sul mercato, ma su istituzioni che non avrebbero comprato quei titoli”. Parte dei proventi sono stati investiti in Pirelli&C. Bene anche Dada

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