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PIAZZA AFFARI IN ROSSO, CEDONO TMT E BANCARI

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Piazza Affari ha chiuso in rosso una giornata pesantemente condizionata dalle vendite. L’apertura incerta di Wall Street e qualche segnale incoraggiante proveniente dal calo dei sussidi di disoccupazione negli USA non hanno aiutato il mercato milanese, che ha iniziato alle 16:30 una decisa accelerazione ribassista.

Il Mibtel ha chiuso a 22.626 punti (-1,81%), il Mib30 è sceso a 31.788 punti (-2,19%), ha tenuto il Midex, che ha terminato la seduta in ribasso dello 0,67% a 25.921 punti, mentre il Numtel è scivolato a 2.483 punti (-2,47%).

Gli energetici hanno lasciato punti pesanti sul terreno, indeboliti da un ulteriore calo del prezzo del petrolio. Unica eccezione Saipem, la migliore del Mib30.

I bancari hanno chiuso in rosso, nonostante un timido tentativo di BNL e MPS di alzare la testa. Il mercato sembra essere pronto alla fusione tra i due istituti.

Caso SAI-Fondiaria-Toro. Il CdA di Fondiaria ha deciso ci avviare una una soluzione a tre SAI-Fondiaria-Toro. SAI ne ha beneficiato, nel giorno del suo Consiglio di Amministrazione, rinviato due volte.

Secondo quanto riporta oggi la stampa, comunque, l’obiettivo ultimo resta Mediobanca, di cui Fondiaria ha una consistente partecipazione diretta e indiretta. E si farebbe già il nome del nuovo timoniere: il dimissionario ministro degli Esteri, Renato Ruggiero, gradito alla famiglia Agnelli.

I telefonici hanno chiuso la giornata in ribasso, e sono risultati tra i titoli più scambiati. Penalizzate Pirelli e Olivetti, anche se non ci sono stati sviluppi nella vicenda del ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale) del Lazio contro la decisione della Consob (Commissione di controllo per le società e la borsa) sul consolidamento di Olivetti nel bilancio di Pirelli.

Nei media, pesanti prese di profitto su Mediaset, che ha perso terreno nonostante il giudizio positivo espresso mercoledì da Goldman Sachs e le incoraggianti indicazioni sull’andamento della pubblicità televisiva in Francia.

Con il segno meno il risparmio gestito. Penalizzata anche Bipop Carire: all’interno dell’istituto bresciano un gruppo di soci, guidati dall’ex segretario del PPI, Mino Martinazzoli, sta cercando di costituire una fronda per impedire la fusione con Banca di Roma, coinvolgendo anche la Fondazione Manodori, che ha in mano il 10,3% di Bipop.

Nel quadro di generale depressione che interessa i titoli tecnologici, STMicroelectronics ha chiuso in calo, sebbene Merrill Lynch abbia assegnato al titolo un ottimo rating e la società italo-francese di semiconduttori abbia concluso un importante accordo di 5 anni con la francese Thomson Multimedia. Ha perso terreno anche la controllante Finmeccanica, che ha chiuso sull’importante supporto a €1.

Sul Nuovo Mercato ha chiuso in denaro CHL, mentre hanno ceduto terreno Tiscali. Vitaminic, Freedomland e Finmatica.