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PIAZZA AFFARI IN DENARO, TIM GUIDA I RIALZI

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Piazza Affari ha chiuso vicino ai valori di metà giornata. L’apertura debole ha lasciato spazio alle richieste degli investitori, concentrate maggiormente su comparti telefonici e bancari.

La debole apertura di Wall Street, che non ha giovato dei dati macroeconomici di oggi, come i sussidi di disoccupazione e l’inflazione, ha rallentato la spinta del mercato italiano, che però ha dimostrato ancora una buona tenuta rialzista, anche quando Wall Street ha girato in rosso, dopo il Superindice di febbraio (risultato invariato a quota 112,4, in linea con le stime).

In Italia è stato reso noto il dato relativo all’inflazione

Il recupero del Nasdaq grazie al rialzo di Intel (INTC – Nasdaq), ha favorito il comparto dei titoli high tech come STMicroelectronics, che anche oggi è stato penalizzato dalle scelte degli investitori.

Il Mibtel è salito a 23.806 punti (+0, 22%), il Mib30 ha chiuso a 32.969 punti (+0,25%), il Midex ha guadagnato lo 0,06% a 28.545 punti e il Numtel ha chiuso a 2.328 punti (+0,34%).

Lo scettro di regina del Mib30 è stato conteso da TIM e Saipem. Alla fine l’ha spuntata la società di tlc mobile del gruppo Pirelli: il mercato ha scelto TIM anche grazie alle notizie sugli sviluppi della delicata vicenda Blu. Per la cessione degli asset Blu a TIM l’ultima parola spetterà al Commissario Ue alla Concorrenza Mario Monti.

Tra i telefonici ha fatto un balzo in avanti anche Olivetti, mentre Pirelli ha perso leggermente terreno.

Piccolo passo in avanti per Enel. Gli investitori hanno sostanzialmente assorbito le notizie provenienti da Parigi, cioè la decisione di France Telecom di uscire da Wind.

Sul fronte dei titoli petroliferi si è registrata la leggera perdita su Snam Rete Gas e di ENI, al centro di notizie provenienti dalla Nigeria e dall’Iran.

Altre notizie hanno invece movimentato la giornata di Lottomatica, al centro di indiscrezioni legate alla gara per aggiudicarsi il 49% di Totocalcio.

Alleanza ha perso molto terreno dopo due rating negativi ricevuti oggi. Gli analisti temono che i risultati del 2001 siano inferiori alle aspettative. Chi non ha deluso è invece Autostrade, che ha mantenuto le promesse grazie a un utile in crescita.

I bancari hanno chiuso contrastati: oggi ci sono stati acquisti su Bipop Carire, Unicredito e IntesaBCI. Chiusura in lettera invece per Banca di Roma e Banca MPS. Tra le popolari si è registrato il rialzo di Popolare Commercio e Industria e di Popolare Lodi dopo l’offerta sul 100% di Investimenti Immobiliari Lombardi.

Sul Nuovo Mercato ancora in evidenza Tiscali, che ha chiuso a un passo da €10.

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