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PIAZZA AFFARI IN DENARO, FINANZIARI SANGUINANO

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Piazza Affari ha chiuso in rialzo, recuperando parte del terreno accumulato in apertura e a metà giornata e poi bruciato.

Il rimbalzo era iniziato dopo la brillante chiusura di Wall Street e ha interessato soprattutto i Tmt.

La mancanza di direzione dei mercati, visto che la Borsa Usa era chiusa in occasione del 4 luglio, ha forse inciso sulla brusca virata registrata a un’ora dalla fine delle contrattazioni e causato da massiccie vendite su alcuni titoli.

Alle 14:30 il presidente della Banca Centrale Europea, Wim Duisemberg, ha deciso di lasciare invariati al 3,25% i tassi d’interesse sul costo del denaro in Zona Euro.

Il presidente della Bce ha anche parlato della ripresa economica, del buon andamento della valuta unica e di un “livello dei prezzi adeguato”.

La rilevazione dell’inflazione è oggetto di forti critiche da parte di molti consumatori, che per venerdì hanno organizzato un inedito sciopero dai consumi, per protestare contro i rincari legati al change over dell’euro.

Il Mibtel è salito a 19.718 punti (+0,73%).
Il Mib30 ha raggiunto quota 26.903 punti (+0,84%).
Il Midex ha ceduto lo 0,35% a 24.668 punti.
Il Numtel ha chiuso a 1.407 punti (+1,01%).

Il comparto peggiore di questa giornata di contrattazioni orfana di Wall Street è stato quello bancario.

L’esposizione di importanti istituti di credito con Vivendi e alcune indiscrezioni hanno appesantito IntesaBci.

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Ma sul calo del settore ha pesantemente inciso la decisione di che Bankitalia e Antitrust di indagare sulla fusione tra Bipop Carire (che in mattinata aveva festeggiato con un rialzo le dimissioni del proprio amministratore delegato) e Capitalia.

A nulla sono servite le precisazioni dei vertici dell’istituto di credito romano. I due titoli hanno perso parecchio terreno, finendo tra i peggiori di giornata.

Male anche il risparmio gestito, che ha segnato il passo dopo che i dati sulla raccolta di fondi nel mese di giugno sono stati negativi, secondo quanto ha riferito Assogestioni.

Le note positive sono arrivate dai telefonici, con Tim e Telecom Italia in evidenza sopra importanti resistenze, i media e soprattutto i tecnologici, ben rappresentati dalla crescita di Stmicroelectronics.

Eni ed Enel hanno chiuso contrastate. Oggi l’Authority si è pronunciata sulle reti di distribuzione di energia e gas: per Snam Rete Gas, premiata dalle banche d’affari, si profila un distacco dal cane a sei zampe. Tra gli energetici bene anche Saipem.

In denaro Bulgari, mentre si sono messi in evidenza anche Basicnet e It Holding.

Sul Nuovo Mercato i migliori sono stati Biosearch, Gandalf e Vitaminic, mentre Tiscali ha chiuso in area €5,5.

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