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PIAZZA AFFARI: IL MERCATO ARRETRA MA RESISTE

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Piazza Affari ha tutti gli indici in ribasso tranne il Numtel che a metà seduta tiene le posizioni e si presenta con quasi un punto percentuale di crescita.

La giornata si è snocciolata in modo più contrastato rispetto a ieri quando, dopo un avvio negativo, il mercato ha preso a correre con decisione.

Quella odierna invece è una giornata in tono minore, con volumi ridotti rispetto alla vigilia, come fa notare a Wall Street Italia il trader di una Sim italiana.

“Eppure, nonostante tutto, nonostante abbia fatto tanta strada, il mercato tiene – dice a Wall Street Italia un operatore di Uniprof – e sembra non tenere conto dei segnali negativi che si affollano sullo scenario internazionale”.

La spiegazione, secondo l’operatore, è che il mercato sia assistito e protetto, con l’intento di ricucire la fiducia degli investitori americani in primo luogo, e di tutto il resto del mondo in via generale.

Questa rete di protezione, secondo l’operatore, si articola attraverso gli interventi sui tassi di interesse, l’immissione di liquidità sul mercato, le operazioni di moral suasion nei confronti degli speculatori. “Il rischio più grosso, ora – dice ancora l’operatore – è che collassi il sistema finanziario americano: quella sarebbe la vera vittoria del terrorismo”.

Il Mibtel segna -0,56%, il Mib30 -0,68%, il Midex non registra variazioni, il Numtel è a +0,67%.

Tra i titoli che attirano l’attenzione:
Mediaset è in forte calo dopo i recenti rialzi avvenuti a dispetto dell’incertezza sulla raccolta pubblicitaria futura (Vedi PIAZZA AFFARI: MEDIASET, IL MERCATO VENDE).

Olivetti. Il titolo è in ribasso alla vigilia dell’assemblea degli azionisti. E’ confermato che Mediaset sara’ presente, e questa è una novità. In calo anche i titoli delle società operative telefoniche, mentre a crescere, nella filiera di Marco Tronchetti Provera, sono solo Pirelli e Seat Pagine Gialle.

Energetici in denaro, soprattutto ENI in vista del taglio del 4,3% della produzione di greggio, equivalente a un milione di barili in meno al giorno.

Rispetto a prima degli attacchi americani all’Afghanistan, la situazione appare leggermente più tesa anche in sede Opec, dove dieci degli undici paesi produttori di greggio che vi partecipano sono arabi.

Secondo quanto si è appreso nelle ultime ore anche l’Arabia Saudita, storicamente alleata degli USA, vede bene, come obiettivo di prezzo per il greggio, i $25.

A scendere oggi è anche il risparmio gestito, dopo numerose sedute al galoppo.

Mediolanum segan la perdita maggiore, quasi due punti percentuali.

Ma l’attenzione oggi è tutta su Bipop Carire, sospesa da Borsa SpA ancora prima dell’inizio delle contrattazioni, in attesa di comunicazioni (Vedi BIPOP CARIRE SOSPESA IN ATTESA DI COMUNICATO).

Il mercato scommette sulla natura del comunicato, attendendosi novità nell’assetto societario della banca (Vedi sezione RUMORS

che si trova sul menu in cima alla pagina).

Cede anche, sempre per rimanere sul fronte bancario, San Paolo IMI, che voci non confermate danno in dirittura di arrivo per un’acquisizione (Vedi SAN PAOLO IMI NON CONVINCE).

Sul Midex perde quota Alitalia, per la quale non ci sono novità né sul fronte della ricapitalizzazione, né su quello del personale.
Tra gli altri titoli, sale Recordati, dopo la notizia dell’accordo in terra giapponese (Vedi PIAZZA AFFARI: RECORDATI SUI MASSIMI).

Bene il Nuovo Mercato, con e.Biscom e Tiscali in denaro, sia pure in fase di rallentamento.
Sospesa per eccesso di ribasso e poi riammessa Tecnodiffusione.