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Piazza Affari: i titoli da vendere e da comprare

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Con i mercati americani che sembrano digerire qualsiasi evento negativo macinando massimi su massimi ignorando la scarsa incisività dell’azione politica di Trump e  le tensioni geopolitiche con la Corea del Nord, anche Piazza Affari si mostra in salute con un guadagno del 15,57% da inizio anno, una tendenza che sembra confermata lunedì 18 settembre: se il 2017 chiudesse oggi sarebbe il migliore anno degli ultimi quattro, avvicinandosi al +16,64% del 2013 e  al +19.47% del 2009.

Lo puntualizzano gli analisti tecnici di Sos Trader. Operativamente lunedì conviene tentare di “rientrare sul mercato su un titolo che sembra aver trovato un pavimento da cui ripartire”, suggerisce Pietro di Lorenzo nella sua nota settimanale.

Sotto il profilo dei grafici, il listino FtseMib disegna una black spinning top che consolida sui massimi nel giorno delle scadenze tecniche. E’ stata una seduta interlocutoria per Piazza Affari nonostante il nuovo massimo storico di Wall Street che trascina al rialzo le principali borse asiatiche (eccetto la Borsa di Tokyo  chiusa per festività).

Piazza Affari: il grafico del Ftse MIB
Piazza Affari: il grafico con i livelli tecnici e le medie mobili del listino Ftse MIB (a cura di Sos Trader)

Di seguito sono riportati i titoli quotati a Piazza Affari da comprare e da vendere nella seduta odierna, secondo Sos Trader:

TELECOM ITALIA riconosce il supporto in area 0,77 euro e ora il consiglio è quello di “intervenire sulla conferma del segnale

”.

LEONARDO FINMECCANICA invece “testa la resistenza statica e dinamica passante in area 15 euro”. Il superamento di questo livello, secondo i graficisti, “potrebbe innescare un decisa accelerazione”.

Da parte sua ENI fornisce un segnale di inversione riportandosi sopra la resistenza in area 13,65 euro. “Da questi livelli si aprono importanti margini di upside” dicono gli analisti tecnici.

Violento sell off su FERRAGAMO che si riporta su livelli che non vedeva dal 3 gennaio. Secondo Sos Trader è possibile che i mercati assisteranno a un tentativo di reazione sul livello di supporto di 22 euro.

L’utility A2A realizza un Key Reversal High Bar, ovvero “un pattern dalle implicazioni ribassiste tanto raro quanto potente”. In questo caso c’è da attendersi una ulteriore correzione dei prezzi.

Dopo l’accelerated bookbuilding, avvenuto a un prezzo pari a 4,9 euro per azione, da parte della società dell’emirato di Abu Dhabi – la quale ha dimezzato la sua partecipazione in MAIRE TECNIMONT, è arrivato il previsto Sell Off sui titoli del gruppo italiano.

“Come è evidente dal grafico sul titolo (elaborato da Big Short Hunter) – sottolinea Pietro di Lorenzo – si erano concentrate le attenzioni di sei investitori istituzionali che al momento hanno venduto allo scoperto quasi il 10% del capitale”.