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PIAZZA AFFARI: FIAT SOTTO PARITA’, BANCHE DEPRESSE

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Piazza Affari non ha retto più di tanto, e dopo un tentativo di recupero è tornata all’intonazione ribassista originaria.

Le tensioni sul mercato italiano, così come sulle altre piazze europee, seguono il filo conduttore delle ultime sedute e, pur prendendo atto della positività dei future sugli indici Usa, gli investitori si muovono con cautela alla luce dei forti ribassi della vigilia non solo in Europa, ma anche a Wall Street, e di quelli odierni in Asia.

L’appuntamento con la Banca centrale europea non impensierisce più di tanto, anche perché nessuno si aspetta movimenti sui tassi di interesse della zona euro.

Semmai c’è attesa per la conferenza stampa del presidente Wim Duisemberg, alle 14:00 italiane, in quanto dalle sue parole si capirà l’orientamento dell’istituto in questo momento di forte crisi economica e finanziaria.

A Piazza Affari tutta l’attenzione fin dal mattino è stata concentrata su Fiat all’indomani della presentazione ai sindacati del piano di ristrutturazione in base al quale 8.100 lavoratori saranno mandati a casa.

Il titolo, che nella prima parte della mattinata è salito dopo la rovinosa caduta di ieri, aiutato anche da voci di una imminente fusione con Opel, controllata dall’americana General Motors, ora è tornato sotto la parità.

Sono tornate le vendite anche sui bancari. Soffrono in particolare Capitalia, che perde oltre sei punti percentuali, ma anche Bnl e Antonveneta.

In crescita, invece, San Paolo Imi che incorpora Banco Napoli.

Sui bancari c’è molta attenzione; il mercato teme l’avvitamento dell’economia e le ripercussioni sul sistema del credito.

Movimento anche sulle popolari, in particolare su Comindustria che cerca alleanze strategiche, e su Popolare Etruria e Lazio, indirizzata verso sinergie e ristrutturazioni.

Il mercato non trova grandi spunti per risollevarsi; del resto è stato chiaramente detto dagli analisti di Websim che il Mib30 ha ancora ampi spazi di discesa.

Più in generale, sul Mibtel, ci sono ancora alcuni titoli anti crisi, secondo gli analisti.

Tra questi titoli figurano Eni, oggi in leggera crescita a differenza degli altri titoli legati all’energia, ma anche la controllata Saipem e Ras che oggi risente evidentemente del giudizio di Morgan Stanley e perde terreno in controtendenza agli altri assicurativi.

Bene il risparmio gestito, e bene anche i telefonici. Sale per esempio anche Telecom Italia nonostante le previsioni di perdita per la partecipata Sky Italia attarverso Stream.

E cresce anche Tim, sospinta dalle dichiarazioni del suo numero uno, Marco De Benedetti, che lasciano immaginare un interesse della società di telefonia mobile per Orange, partecipata di France Telecom.

In forte ribasso si trova Enel : il mercato non crede alle smentite del ministero dell’Economia.

Sul Midex, dove gli analisti di Websim individuano Parmalat come uno dei titoli anti-crisi, vola Alitalia, vanno bene anche Espresso e Unipol, mentre perde quota Benetton.

Il Numtel è molto vivace, in controtendenza agli altri indici. Addirittura sospese per eccesso di rialzo e.Biscom e Dmail, mentre anche Digital Bros è arrivata a un soffio dalla sospensione.

Si muove molto bene, tra gli altri titoli al rialzo nel settore, anche Freedomland, in crescita di oltre cinque punti percentuali.

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