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PIAZZA AFFARI CRESCE CON I BANCARI ED ENERGIA

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Piazza Affari si presenta al giro di boa di metà seduta con gli indici in rialzo ad esclusione del nuovo Mercato.

La seduta era però partita con il piede sbagliato dopo il taglio del costo del denaro dello 0,25% deciso dalla Federal Reserve statunitense che non ha sortito gli effetti positivi sperati; la descrizione dello stato di salute dell’economia USA proposta nell’incontro monetario di martedì preoccupa fortemente gli investitori che, in avvio di giornata, hanno trasformato in ordini di vendita la loro perplessità sul futuro della borsa stelle e strisce.

Spartiacque della seduta è stata la pubblicazione dell’indice Ifo tedesco che indica la fiducia delle imprese tedesche, salito a 89,8 da 89,5 di giugno. Il dato migliore delle attese ha riportato il denaro sul listino italiano così come su quelli europei. (Vedi anche Piazza Affari torna positiva dopo indice Ifo)

“L’indice Ifo tedesco ha dato lo sprint alle borse per recuperare il segno più dopo le batoste che ci sono state negli ultimi tempi”, commenta Roberto Santagostino, responsabile della sala operativa di SimCasse.

“Il tema principale della seduta è il ritorno d’interesse sui bancari dopo la cessione di una nuova linea di credito all’Argentina” aggiunge l’operatore.

Il Fodo Monetario Internazionale ha dato, infatti, il via libera a nuovi finanziamenti pari a $8 miliardi per l’Argentina, che in cambio si è impegnata ad applicare le misure di austerità varate il mese scorso.

Il rialzo odierno non è legabile però a un cambio di trend che al momento rimane ribassista: “Non si può parlare di trend perché si vive alla giornata senza esposizioni a medio lungo periodo. Il problema è che non si guardano più i fondamentali” conclude Santagostino.

Nel dettaglio, a Piazza Affari si stanno facendo notare i titoli degli istituti di credito che vengono premiati dagli investitori dopo l’allentarsi delle pressioni nel continente sudamericano. Tra i migliori Intesa, Bnl ed Mps.

Seduta in denaro anche per i titoli del risparmio gestito che più di altri godono del calo del costo del denaro dopo il taglio della FED.

Positivi anche i titoli energetici grazie al rialzo del prezzo del greggio, dopo la riduzione delle scorte statunitensi che nell’ultima settimana sono scese al livello più basso di marzo 2001. L’ultimo dato evidenzia un calo degli stock di 5,39 milioni di barili rispetto a un solo milione atteso dagli analisti.

Stamani il Brent consegna ottobre guadagna oltre l’1% portandosi poco sotto i $26.

A Piazza Affari i titoli che beneficiano di un rincaro del prezzo del greggio sono ENI, Italgas e Saipem.

Il titolo Italgas gode anche delle speculazioni su una possibile vendita della società (Vedi anche sezione RUMORS

che trovate sul menu in cima alla pagina).

Nella scuderia dei titoli telefonici si conferma la discesa delle holding, Pirelli e Olivetti, mentre salgono le società operative. Sulla holding di Ivrea si rincorrono le voci per un possibile piano per la riduzione del debito (Vedi anche sezione RUMORS

che trovate sul menu in cima alla pagina).

Nel mondo finanziario tiene ancora banco l’affare Sai-Fondiaria. Carlo Ciani, amministratore delegato di Sai, ha escluso categoricamente un’offerta pubblica d’acquisto su Fondiaria come richiesto dalla Consob.

Negando che Sai abbia agito assieme a Mediobanca quando ha acquistato il 28,7% di Fondiaria da Montedison, Ciani, in un’intervista con Il Sole24Ore, ha detto che ricorrerà al Tar e al Consiglio di Stato per combattere la decisione della Consob. (Vedi anche Sai esclude Opa su Fondiaria)

Ieri è terminata l’Offerta d’acquisto di Italenergia su Edison e Montedison e la forte riduzione del flottante in circolazione delle ultime due ha portato Borsa Spa ad escluderle dal Mib30. I due titoli stanno così subendo l’adeguamento dei fondi che al contempo stanno aumentando la loro esposizione su Bulgari e Hdp che passano nel listino delle Blue Chips. (Vedi anche Pesanti Montedison ed Edison e anche Piazza Affari si prepara a nuovi arrivi sul Mib30)

Il Nuovo Mercato viaggia in calo appesantito dalle vendite su Tiscali che oggi ha subito il rating di Lehman che ha confermato la raccomandazione di vendita con target a €7. (Vedi anche Nuovo Mercato: Lehman Brothers boccia Tiscali)