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PIAZZA AFFARI: CHIUSURA IN LEGGERO RECUPERO

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Piazza Affari ha chiuso recuperando rispetto all’apertura e al giro di boa di metà giornata. La seduta si è svolta in assenza di indicazioni da parte dell’America, in quanto Wall Street è rimasta chiusa per la festa del President’s Day.

Il Mibtel e il Mib30 hanno chiuso appena al di sopra della parità, rispettivamente a +0,20% e a +0,35%, mentre il Midex ha terminato appena al di sotto, -0,34%. Il Numtel ha accusato un ribasso del 2,61% recuperando rispetto alla prima parte della giornata.

“Il mercato ha navigato a vista cercando di farsi male il meno possibile – ha commentato il trader di una Sim milanese – purtroppo ha preso atto del capitombolo del Nasdaq di venerdì scorso senza poter avere indicazioni utili per un rimbalzo in quanto Wall Street oggi è rimasta chiusa”.

Il tema dominante della giornata è stato l’aumento di capitale di Olivetti per 5.000 miliardi di lire. Il mercato non ha accolto immediatamente bene l’operazione. Laddove non sarà completamente sottoscritto, ha spiegato un operatore a WallStreetItalia, interverranno le banche a garanzia, e compreranno loro i diritti che non sono stati acquistati; questo però “potrebbe creare qualche problema al gruppo di Roberto Colaninno, che quando si è indebitato ha dato in garanzia azioni con un valore superiore all’attuale”. Il titolo ha recuperato in finale lo 0,93% a €2,43. (Vedi Piazza Affari: Olivetti va giù con telefonici)

Telecom Italia ha perso l’1,11% a €11,99. Sul titolo c’è stato ancora molto nervosismo dopo l’annuncio di inizio mese sull’operazione di conversione dei titoli di risparmio. Secondo la stampa britannica il fondo Liverpool Ltd. Partnerships sta per presentare una petizione di azionisti con abbastanza azioni da bloccare la conversione. (Vedi Tlc: fondo tenta blocco conversioni TI)

Nella galassia di Roberto Colaninno hanno perso anche TIM (-0,58% a €7,24) e Seat (-3,02% a €1,70). “Il mercato è ancora risentito con Colaninno per le operazioni recentemente annunciate”, ha spiegato l’operatore di una banca italiana.

Sul Mib30 le perdite si sono appuntate anche sui titoli editoriali. Uno fra tutti L’Espresso. Il titolo ha perso il 2,58% a €47,59. (Vedi Piazza Affari: forti perdite di L’Espresso).

In generale, considerando anche le prestazioni negative della New Economy, l’intero comparto dei tmt (telefonici, media e tecnologici) ha presentato uno scenario in profondo rosso, e secondo analisti e trader non si è vista ancora la fine (Vedi Piazza Affari: i tmt non sono ancora al fondo).

Le vendite hanno interessato anche STMicroelectronics (-3,14% a €41,95) dopo le dichiarazioni del numero uno di Finmeccanica. (Vedi Piazza Affari: STM soffre se Tiscali va via)

Buona la crescita di Pirelli (in crescita del 2,38% a €3,96). “E’ un titolo che è rimasto sottovalutato – ha detto un trader di Gestnord Intermediazione Sim – ha una forte liquidità dopo le operazioni di alcuni mesi fa negli USA, ha un management molto valido e una strategia che funziona: è sicuramente un titolo da tenere d’occhio”. Oggi una delle sua controllate, Pirelli Submarine Telecom Systems, ha annunciato che realizzerà il primo collegamento ottico sottomarino senza ripetitori realizzato nel Mediterraneo.

Nel settore bancario, l’unico titolo in rosso è risultato Bipop (-2,30% a €6,50). Il mercato non ha reagito positivamente l’operazione con cui la banca ha acquistato l’80% della spagnola Safei, leader nell’asset management per €216 milioni.

Il Nuovo Mercato oggi è stato pesantemente colpito, per nulla aiutato dalla New Economy americana che oggi è tra parentesi dopo i forti ribassi di venerdì scorso. Tiscali ha lasciato il 3,44% a €15,14. (Vedi Piazza Affari: sul Nuovo Mercato pesa il Nasdaq)