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PIAZZA AFFARI CHIUDE POCO MOSSA

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Piazza Affari ha chiuso una seduta di sostanziale galleggiamento.

Spinta al ribasso in apertura dai titoli della galassia Fiat e da STMicroelectronics, la borsa italiana verso metà seduta ha trovato la forza di recuperare.

In linea con le altre piazze europee, è stata spinta dalle prospettive positive di Nokia per il quarto trimestre del 2001.

Ma non è andata tanto più in là. Il gioco dei fusi orari l’ha costretta a chiudere prima di conoscere l’esito della riunione della Federal Reserve, che solo stasera (20:15 ora italiana) farà sapere se e di quanto abbasserà i tassi di interesse USA.

Di conseguenza, il mercato è rimasto sospeso, prendendo atto del confortante andamento dei future sugli indici americani, positivi benchè senza particolari spunti, e di un’apertura positiva a Wall Street.

Il Mibtel ha chiuso a +0,02%

Il Mib30 ha chiuso a +0,18%

Il Midex ha chiuso a -0,10%

Il Numtel ha chiuso a +0,11%

Il ruolo di locomotiva nella seconda parte della giornata è stato interpretato dai titoli telefonici e tecnologici.

Il rialzo dei tecnologici ha per un po’ avuto un effetto positivo su STMicroelectronics; il titolo tuttavia ha ripiegato fin da metà seduta negativo in linea con l’apertura.

“Del resto – ha spiegato un operatore – il mercato deve ancora collocare nella sua giusta dimensione l’operazione della vigilia”.

Ieri è stato infatti annunciato il parziale disimpegno dei principali azionisti del gruppo STMicroelectronics, vale a dire Finmeccanica e France Telecom.

Il titolo Finmeccanica ha ricevuto oggi il rating “Hold”, cioè tenere, da Societè Generale, che ha così deciso proprio dopo l’annuncio del collocamento di azioni STMicroelectronics.

Secondo gli analisti di SG questo può rappresentare un primo passo verso una rivalutazione della società.

Molto bene si è comportata la filiera di Marco Tronchetti Provera. Si è distinta Olivetti.

Il titolo, secondo un operatore, è detsinato ad amplificare i rialzi del comparto telefonico.

Denaro anche su Telecom Italia, in seguito alla notizia di un imminente accordo per la cessione della quota detenuta nella spagnola Auna.

Ma la cronaca della giornata non potrebbe essere completa se non si aprisse il capitolo Fiat.

Tutto l’universo di casa Agnelli è stato al centro dell’attenzione, con scambi anche molto intensi, dopo il consiglio di amministrazione di ieri.

Il titolo ha aperto in forte ribasso e così ha continuato per tutta la seduta.

L’operazione di ristrutturazione finanziaria e aziendale è finalizzata alla riduzione del debito.

Ma il mercato non ha gradito questa operazione che prevede un aumento di capitale da €1 miliardo e dismissioni per €2 miliardi, chiusura di stabilimenti e perdita di posti di lavoro. In piu’ emettera’ un prestito obbligazionario di $2,2 miliardi convertibili in azioni General Motors.

In forte calo anche i titoli di risparmio e privilegio, in quanto nei giorni scorsi si erano alimentate le aspettative, poi deluse, di una conversione.

Tra gli altri titoli, in crescita sul Mib30 il risparmio gestito e gli energetici, con ENI e Italgas in rialzo, non imitate tuttavia dalle altre partecipate Saipem e Snam Rete Gas, entrambe negative.

In recupero il settore turistico sulle speranze di una imminente fine della guerra contro l’Afghanistan e di una ripresa della voglia di viaggiare.

Su quest’onda è volata
Jolly Hotel.

Nel Midex si è distinta Autogrill ma è andata giù pesantemente Parmalat sulle voci che la società è vicina alla conclusione della trattativa con Danone per rilevare Galbani.

Gli analisti infatti giudicano eccessivo il prezzo che Parmalat potrebbe pagare, intorno a €1,5 miliardi.

Sul Nuovo Mercato è tornata a crescere, anche se di poco, Tiscali.