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PIAZZA AFFARI CHIUDE ISPIRATA ALL’ORSO

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Piazza Affari ha chiuso in ribasso una seduta influenzata dall’orso.

I mercati hanno sofferto per tutto il giorno della debolezza di Wall Street che già si era evidenziata dallo scorso fine settimana.

Gli scarsissimi volumi hanno amplificato i movimenti discendenti del listino.

In generale gli investitori sono comunque rimasti in attesa di domani, quando si riunirà la Federal Reserve.

Secondo alcuni operatori potrebbe verificarsi un nuovo taglio dei tassi di interesse USA pari allo 0,25%.

Ma c’è chi azzarda qualcosa di più e scommette su uno 0,50% in meno.

“Io propendo per un allentamento di 25 punti base – ha detto a Wall Street Italia Daniele Tolusso, operatore di Uniprof Sim.

Ma da questa parte dell’Atlantico la situazione in America appare piuttosto confusa, specialmente dopo le ultime notizie sul pacchetto fiscale a sostegno dell’economia USA.

Il vice Presidente degli Stati Uniti, Dick Cheney, ha infatti riferito che venerdì scorso al Senato le negoziazioni sul pacchetto si sono arenate: colpa delle reciproche accuse tra maggioranza e opposizione. Ognuna delle due parti sostiene che l’altra intende sabotare il dialogo al fine di ottenere vantaggi politici.

In Europa e in Italia i mercati ha visto cedere in particolar modo i tecnologici, i media e i telefonici, ma anche i bancari.

Sono risultati in calo gli energetici, mentre nella prima parte della giornata in Italia hanno tenuto le utilities e Enel in particolare, che però ha fatto voltafaccia ed è scesa in negativo.

Il Mibtel ha chiuso a -1,73%

Il Mib30 ha chiuso a -2,01%

Il Midex ha chiuso a +1,38%

Il Numtel ha chiuso a -1,43%

Il mercato italiano, che ha visto scambi molto limitati, ha focalizzato la sua attenzione su due temi in particolare il parziale disimpegno di France Telecom e Finmeccanica da STMicroelectronics, e la sospensione per tutta la seduta e l’after hour dei titoli di casa Agnelli.

Nell’attesa di conoscere le decisioni del consiglio di amministrazione, che oggi si è riunito in sessione straordinaria, gli analisti si sono prodotti in una serie di ipotesi.

La scommessa principale ha riguardato l’ipotesi di una conversione in ordinarie delle azioni di risparmio e privilegiate.

Se l’operazione venisse effettuata per la totalita’ delle azioni, ha avvertito un analista di una banca romana, la quota di Fiat della famiglia Agnelli scenderebbe dal 32% circa al 24-25%.

In tal caso la soglia del 30% non potrebbe più essere superata senza far scattare l’obbligo di opa (offerta pubblica di acquisto).

Dall’inizio del 2001 Fiat ordinaria si è svalutata del
27,3%. Il minimo dell’anno è stato toccato il 21 settembre scorso a €15,52.

L’altra protagonista della giornata è stata STMicroelectronics, che fin dall’apertura è piombata in basso dopo l’annuncio dell’operazione che interessa i suoi due principali azionisti.

France Telecom ha fatto anche sapere che potrà cedere i 25 milioni di titoli STMicroelectronics ancora in suo possesso dopo le
operazioni annunciate oggi, “a partire dal giugno 2002”.

Dal disimpegno totale France Telecom dovrebbe recuperare a circa €4 miliardi.

Sul Mib30 ha perso terreno Finmeccanica a seguito dell’operazione che vede un collocamento complessivo di 60 milioni di titoli STMicroelectronics.

Secondo un analista di una sim milanese il ribasso di Finmeccanica non è giustificato da elementi fondamentali.

“Tecnicamente il titolo – ha detto un altro analista – tornando sotto gli €1,05, ha rimesso in discussione la possibilità di una accelerazione rialzista che ora si innescherà solo dopo €1,10”.

Il supporto ora individuato è nell’area compresa tra €0,98 e €1.

In ribasso ha iniziato e finito la seduta ENI, e con il settore energetico sono andati giù tutto il risparmio gestito, l’intera filiera di Marco Tronchetti Provera, i titoli media ed editoriali.

Giù anche HDP, che ha smentito indiscrezioni di stampa su una trattativa per la cessione di Fila e Valentino.

Movimento su Mediobanca, che da due giorni è al centro di operazioni ai blocchi.

Sul Nuovo Mercato uno dei pochissimi titoli in rialzo è stato Novuspharma che è salito prepotentemente sulla scia delle novità sulla sperimentazione del suo anti-tumorale di punta.

Chiusura in terreno positivo per Tecnodiffusione, di cui oggi si è svolta l’assemblea degli azionisti.

Tiscali ha chiuso debole, nonostante le ottimistiche previsioni fatte alla stampa tedesca dal presidente del gruppo, Renato Soru.