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PIAZZA AFFARI CHIUDE IN ROSSO, PESANO I BANCARI

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Piazza Affari ha chiuso lontano dai minimi della seduta ma comunque sotto le quote della vigilia. Il calo è stato innescato dal calo dei tmt, cioè tecnologici, media e telefonici. Solo nel finale, grazie alla spinta offerta dal Nasdaq americano, il comparto tech è riuscito a recuperate l’area positiva.

Per gli altri settori non c’è stato invece niente da fare, malgrado la corsa delle borse americane dopo l’incertezza iniziale. Questa volta il mercato oltreoceano è stato sostenuto dalla fiducia dei consumatori a stelle e strisce.

Il Mibtel ha chiuso a 23.388 punti (-0,31%)
Il Mib30 ha chiuso a 32.058,0000 (-0,30%)
Il Midex ha chiuso a 29.623 punti (+0,04%)
Il Mibtel ha chiuso a 2.072 punti (-0,19%)

La chiusura è comunque lontana dai livelli dell’apertura e dal passaggio di metà giornata .

Sul fronte europeo ha pesato come un macigno il risultato trimestrale del colosso francese Vivendi Universal. A Parigi il titolo è andato ai minimi degli ultimi quattro anni.

Ne hanno sofferto, da noi, i titoli del settore, tra i quali Mediaset.

La borsa italiana, al pari delle altre europee, ha ignorato i dati macroeconomici positivi della zona euro, come quello sull’inflazione, quello sulla disoccupazione o quello sulla fiducia in Francia, Germania e Italia.

Gli occhi di tutti, fin dal mattino, sono stati puntati sul titolo Fiat, specialmente dopo le parole rassicuranti pronunciate ieri dal presidente onorario del gruppo, Gianni Agnelli.

Il titolo tuttavia ha continuato anche oggi a essere spinto al ribasso dalla speculazione.

Oggi Intermonte ha tagliato il target a €11,80 da €17. La raccomandazione passa da neutral a underperform.

In ottima forma si è fatta trovare Eni, che ha galoppato a dispetto del prezzo del petrolio in calo.

Bene anche le controllate Saipem e Italgas, oggi al centro di interessi speculativi.

Tra le utility, in flessione Aem e Enel.

Su questo titolo si moltiplicano voci secondo le quali ai vertici potrebbe arrivare, al posto dell’attuale amministratore delegato Franco Tatò, Elio Catania, manager di Ibm.

Il nuovo amministratore sarebbe voluto dal ministero del Tesoro, attuale azionista di maggioranza di Enel con il 68,26%.

In ribasso i bancari e i telefonici .

Da segnalare che ieri il numero uno di Olivetti e Telecom Italia, Marco Tronchetti Provera, ha rinunciato con effetto immediato a ogni carica consiliare in IntesaBci, Gim, Mediobanca e Ras.

La decisione è stata presa “tenuto conto degli impegni connessi alla gestione del gruppo Pirelli e Olivetti-Telecom Italia”.

Sempre sul Mib30 è cresciuta Autostrade: secondo indiscrezioni potrebbe arrivare al vertice Gian Maria Gros-Pietro, attuale presidente di Eni, al posto di Giancarlo Elia Valori. Valori potrebbe diventare presidente di Ferrovie dello Stato.

Grazie a un buon finale, Stmicroelectroncs ha recuperato portandosi in rialzo di quasi un punto, mentre la controllante Finmeccanica ha chiuso sulla parità.

In ribasso anche Generali malgrado le operazioni sul mercato americano.