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PIAZZA AFFARI CHIUDE IN ROSSO, MA SENZA PANICO

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Piazza Affari ha conosciuto un’altra giornata di passione dopo una partenza che faceva sperare in un recupero dopo il rimbalzo del Nasdaq alla vigilia. Ma sin da metà mattina i venti che arrivavano dall’altra parte dell’Atlantico hanno portato incertezza e timori di un possibile nuovo forte crollo di Wall Street. Milano, cosi’ come le altre Borse europee, è rimasta alla finestra in totale balia degli eventi americani che, fortunatamente, sono stati meno catastrofici di quanto anticipato dai future su Nasdaq e Dow Jones. (Vedi anche Piazza Affari in bilico, occhi puntati su Wall Street)

L’indice delle Blue Chips americane ha anche sfondato al ribasso la soglia, non solo psicologica, dei 10.000 punti, ma ha prontamente recuperato rassicurando, almeno in parte i mercati.

Il calo è stato determinato dal ribasso del settore finanziario piu’ che dall’ennesimo ‘profit warning’ lanciato questa volta dal colosso McDonald’s. (Vedi anche Utili: McDonald’s lancia ‘profit warning’)

Il recupero del Nasdaq, dopo l’apertura in rosso di oltre il 3%, ha comunque riportato gli acquisti sui listini europei e il Mibtel e il Mib30 hanno chiuso cosi’ lontano dai minimi con una perdita sotto il punto e mezzo percentuale. Il telematico si è fermato a -1,24% a 26.563 punti e l’indice delle Blue Chips a -1,20% a 37.673 punti. Non lontano il Numtel che ha chiuso a -1,41% a 3.850 punti.

Tra i titoli che hanno mosso maggiormente gli scambi troviamo STMicroelectronics (+2,17% a €36,2), che ha risentito del sentiment negativo sul comparto dei semiconduttori, ma è stato tra i piu’ reattivi al recupero dell’indice tecnologico USA. (Vedi Utili: STMicroelectronics prevede utile per azione a $0,39)

In forte ribasso per gran parte della seduta i titoli editoriali, con Seat Pagine Gialle (+1,84% a €1,270) e Mediaset (-3,51% a €10,18) tra i peggiori anche se Seat ha recuperato sul finale. (Vedi Seat Pagine Gialle: il perchè di un crollo e Seat Pg: non convince la parte Internet)

Nel settore dei telefonici lo scenario è molto negativo, reso peggiore dall’andamento del comparto a livello internazionale, sulla scia del profit warning lanciato ieri sera dal colosso Cable & Wireless. La scuderia di Roberto Colaninno sembra non avere ormai piu’ sangue da versare e anche nei momenti piu’ difficili della seduta i titoli non hanno ceduto al panico. Alla fine Olivetti (-1,55% a €2,22) è stata la più pesante, ma TIM (-0,43% a €7,01) e Telecom Italia (-0,17% a €11,18) si sono fermate non lontano dalle quote della vigilia.
(Vedi anche Borse Ue ai minimi aspettando Wall Street)

Forti vendite anche sui finanziari e gli assicurativi che hanno visto forti vendite su Generali (-1,49% a €36,45), Monte dei Paschi (-2,5% a €4,05) e Ras (-3,14% a €13,01). (Vedi anche Piazza Affari: Mps è la peggiore del Mib30)

Il rating “Strong buy” emesso da Morgan Stanley Dean Witter su San Paolo Imi ha giovato al titolo che si è fermato a +1,04% a €15; fuori dal coro anche Bipop Carire (+1,37% a €4,8) che si è difeso meglio di altri cosi’ come gli altri titoli del risparmio gestito.

Sul Nuovo Mercato, pesante Biosearch (-19,76% a €26,6) sulla scia della notizia di un ritardo nel lancio sul mercato del nuovo antibiotico Ramoplanina.

Ma ha sofferto tutto il settore bioteconologico. (Vedi anche Piazza Affari: crollano i biotecnologici)

La presentazione delle stime al rialzo per il 2001 ha permesso a Chl (-1,3% a €22) di non cadere, ma non di andare in positivo. (Vedi anche Utili: Chl stima +40-50% fatturato per 2001)

Positiva invece la giornata di Freedomland (+2,67% a €31,15) dopo l’annuncio che Elserino Piol e il suo fondo Kiwi sono intensionati ad entrare nel capitale. (Vedi anche Piazza Affari: Kiwi fa offerta per Freedomland)

Particolarmente debole il titolo Enel (-3,35% a €3,52) che ha chiuso lontano dai minimi che sono corrisposti anche ai nuovi minimi storici. (Vedi anche Piazza Affari: Enel testa nuovi minimi storici)