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PIAZZA AFFARI CHIUDE IN LEGGERO RIBASSO

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Milano ha chiuso in leggera flessione, praticamente piatta, una seduta vissuta in altalena intorno alla parità, malgrado un’apertura ben sostenuta facesse sperare nel proseguimento del rialzo dei giorni scorsi.

A portare denaro in mattinata è stato il calo inaspettato dei prezzi alla produzione, ma poi le prese di profitto hanno avuto la meglio. Le vendite hanno colpito più di altri i titoli del risparmio gestito, ma anche i media e gli energetici. Contrastati invece i finanziari, tra cui però c’è anche Mediobanca, top performer della seduta tra le Blue Chips.

“La seduta ha conosciuto una volatilità estremamente contenuta – commenta a WallStreetItalia Matteo Serio, gestore portafoglio Compagnia Finanziaria Mobiliare Sim – senza aspetti nuovi, tranne la notizia dell’Opa da parte di Armani sulla Simint”.

L’indice Mibtel alla fine ha segnato un ribasso dello 0,09% a 28.612 punti e il Mib30 a -0,13% a 40.885. Il Numtel, malgrado il rialzo del Nasdaq, ha chiuso in calo dello 0,21% a 3.799.

Tra i titoli che hanno mosso di più il mercato troviamo Simint (+18,91% a €6,22) sulla scia dell’annuncio di un’offerta pubblica d’acquisto da parte di Armani. “La voce circolava già da alcune settimane” commenta il gestore. (Vedi Piazza Affari: Simint, attacco alla diligenza).

Forti acquisti e alti volumi per Mediobanca (+1,71% a €12,65), anche oggi al centro dell’attenzione: “Il titolo di Piazzetta Cuccia è ancora sugli scudi – commenta l’operatore – e i numeri che presenta oggi sono da manovra di rastrellamento. Quando è morto Enrico Cuccia eravamo poco sopra questi livelli di scambi. Non si puo’ dire chi ci sia dietro, ma non è un mistero che per Unicredit la partecipazione in Mediobanca è fondamentale come ha detto lo stesso amministratore delegato Alessandro Profumo”.

“Mi aspetto a breve qualche novità – aggiunge Serio – che puo’ essere sul riassetto delle partecipazioni o più facilmente su un take-over”. (Vedi anche Piazza Affari: Mediobanca, volumi da scalata)

Le attese sul futuro di Mediaset (-1,01% a €12,98) stanno avendo effetto anche su Olivetti (+2,3% a €2,575), il titolo migliore del comparto telefonico. Sulla holding di Ivrea si concentrano anche le attenzioni degli investitori in attesa dell’assemblea Telecom di domani, che probabilmente darà il via alla conversione delle risparmio. Questa operazione e il successivo buy-back porteranno molto sollievo ai conti Olivetti. (Vedi Piazza Affari: Olivetti corre verso resistenza e anche (Vedi Borsa: Olivetti brilla in vista assemblea Telecom di domani)

TIM ha chiuso invece in ribasso dell’1,03% a €7,66, vittima dell’effetto Vodafone sulla borsa di Londra. (Vedi Piazza Affari: Mediaset giù dopo rating, Piazza Affari: Olivetti spinge al rialzo e Borse UE: un’apertura improntata al rialzo).

Tra i titoli che hanno guadagnato di più figura STMicroelectronics (+1,71% a €45,85) sulla scia del rialzo del Nasdaq alla vigilia e di quello di oggi. Sul valore della società italo-francese che produce semiconduttori si alternano comunque attese contrastanti. Il titolo non ha subito flessioni neanche dopo il dato sul rallentamento della vendita di chip. (Vedi Chip: ancora in calo le vendite mondiali e anche Piazza Affari: STM è in forte crescita e STM, un industriale del terzo millennio).

Un comparto che ha sofferto è quello finanziario e del risparmio gestito in particolare, dove per il suo calo spicca Mediolanum (-1,67% a €14,27). (Vedi Piazza Affari: prese di beneficio sui finanziari).

Buona l’attività sul Nuovo Mercato, dove si distinguono tra gli altri Bb Biotech (+2,08% a €866,2) e Tiscali (-0,71% a €15,55) che durante la seduta ha rotto la resistenza di €16 (Vedi Piazza Affari: Bb Biotech si distingue e Piazza Affari: Tiscali rompe resistenza a €16).

Prese di beneficio per i titoli energetici che hanno subito una rotazione di portafogli e conseguenti vendite. (Vedi anche Piazza Affari: energetici al palo)