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PIAZZA AFFARI CHIUDE CON IL SEGNO MENO

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Piazza Affari ha chiuso in ribasso.

Il Mibtel ha segnato -1,28%

Il Mib30 -1,52%

Il Midex -0,34%

Il Numtel -1,68%

Il mercato ha vissuto una giornata in ripiegamento, all’indomani del taglio dei tassi di interesse USA da parte della Federal Reserve. Tra gli analisti c’è la convinzione che la Fed taglierà di nuovo a breve.

La giornata ha visto tutti i settori in calo, ma in particolare i farmaceutici dopo l’allarme lanciato dall’americana Merck.

In Italia il settore non è fortemente rappresentato, ma si segnala un calo di Recordati.

Male i bancari dopo che questa mattina DKW ha abbassato il giudizio sugli istituti di credito europei, consigliando di sottopesare la loro presenza nel portafoglio.

Sul comparto ha pesato la decisione della UE.

Unicredito è riuscita a tenere per parte della giornata, sostenuta dalle voci su un prossimo riassetto. Si scommette in particolare su un’ops (offerta pubblica di scambio) sulla controllata Rolo.

Molto più sicura l’ascesa di San Paolo Imi e ancor più della controllata Fideuram.

Nel settore del risparmio gestito, che del resto aveva aperto in positivo, è risultata in rialzo anche Mediolanum, mentre è finita in rosso Bipop Carire dopo un iniziale tentativo di rialzo.

In ribasso i petroliferi, anche se il Brent, greggio di riferimento europeo, a Londra nel pomeriggio segnava un rialzo dello 0,8% a $18,06.

Finmeccanica è tornata positiva nel pomeriggio, e così la controllata STMicroelectronics, in modesto rimbalzo dopo le perdite dei giorni scorsi causate dalla notizia del parziale disimpegno di Finmeccanica e di France Telecom, altro azionista di riferimento.

Per il resto, gli spunti positivi sono stati molto rari. Molto movimento su Olivetti e Fiat.

Su Olivetti hanno giocato a favore le voci di un possibile ingresso di un nuovo socio. Nelle sale operative si parla già da ieri di forti ordini dall’estero.

Bene anche la capofila Pirelli, che si è ripresa dai minimi della giornata.

In ribasso tutti gli altri titoli telefonici, mentre si fa più insistente, per quanto riguarda Telecom Italia, la voce secondo cui il gruppo italiano sta per uscire dal consorzio spagnolo Auna.

Fiat è stata positiva fin dall’apertura all’indomani dell’annuncio del piano di riorganizzazione e di ricapitalizzazione che all’inizio il mercato aveva bocciato.

“Si tratta di un rimbalzo fisiologico dopo la caduta della vigilia”, ha osservato un trader.

I media hanno sofferto, ma si è riscontrata una certa propensione all’acquisto su Mediaset
dopo la notizia della vendita a British Telecom del 9% detenuto nel consorzio di tlc Blu per €106 milioni.

Debole HDP in vista del 15 dicembre, data entro la quale potrebbe arrivare la disdetta del patto di sindacato.

Cesare Romiti, numero uno della controllata RCS, ha detto: “abbiamo chiesto nella riunione di ieri una proroga di sei mesi. Se questa nuova finestra ci viene concessa bene, andiamo avanti. E abbiamo una nuova scadenza al 30 giugno. Se non ci viene concessa saremo noi a
disdettare, non loro”.

Del patto parasociale fanno parte anche Fiat, Pirelli, IntesaBci e
Mittel.

Sul Midex sono risultate positive Parmalat che ieri aveva perso terreno, e Autogrill, che ha proseguito nella sua corsa al rialzo.

Sul Nuovo Mercato tra i pochi titoli che hanno chiuso in positivo c’è Vitaminic, che ha concluso un accordo con HP per lo sviluppo di servizi in comune, e e.Biscom, il cui amministratore Silvio Scaglia ha dichiarato che è possibile un ingresso di Aem nel capitale e.Biscom come concambio all’uscita dell’utility da Fastweb.

Chiusura piatta per Tiscali.