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PIAZZA AFFARI CHIUDE CON GLI INDICI IN RIBASSO

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Piazza Affari ha chiuso la seduta odierna in territorio negativo.

Alla vigilia della scadenza opzioni che segna anche la fine del mese di dicembre e, dal punto di vista borsistico, l’intero 2001, il mercato ha visto pochi scambi, ancora meno spunti e tanta incertezza.

Nella prima parte della giornata si è fatta anche sentire l’attesa per i dati macro-economici degli USA; ma in generale ha pesato, sullo sfondo, l’incognita per gli sviluppi dello stato di emergenza in Argentina che ha portato a scontri nel paese e a terremoti al governo con le dimissioni, accettate, del ministro dell’economia Domingo Cavallo.

Della situazione hanno sofferto in particolare i titoli bancari.

Il Mibtel ha chiuso a -1,13%

Il Mib30 ha chiuso a -1,23%

Il Midex ha chiuso a -1,17%

Il Numtel ha chiuso a -2,68%

“E’ stata una seduta giocata sul filo del galleggiamento – ha confermato a Wall Street Italia il trader di una sala operativa – con pochi volumi e gli istituzionali praticamente assenti”.

Sul Mib30 ha brillato per tutta la giornata ENI, che ha trascinato al rialzo anche le controllate Saipem e Italgas. Anche Enel ha guadagnato per la prima parte della seduta, ma poi è arretrata.

“Non ci sono stati motivi particolari a guidare il rialzo degli energetici – ha detto a Wall Street Italia Maurizio Doveri, responsabile dell’area mercati di Fumagalli Soldan Sim – sono cresciuti in quanto considerati titoli-rifugio”.

ENI di fatto ha realizzato la migliore performance di tutto il Mib30, ponendosi in una posizione praticamente equidistante tra i minimi di settembre, quando segnò €11,15, e i massimi di giugno, quando arrivò a €15,72.

Secondo alcuni analisti il titolo, che sovraperforma il suo settore di appartenenza a livello europeo, ha ancora spazio per crescere; del resto la stessa CSFB, che pure ha ridotto il target price, vede un prezzo obiettivo di €15.

La giornata ha visto pochi spunti positivi, a parte gli energetici. Bene Autostrade, ma ancora meglio Alleanza.

Il titolo si è avvantaggiato nel giorno del varo, da parte del governo, della legge delega sul sistema pensionistico italiano.

Il disegno di Palazzo Chigi è di destinare il Tfr (il trattamento fine rapporto) ai fondi pensione.

I lavoratori dipendenti dovrebbero poter scegliere se aderire a un fondo chiuso della società o a fondi pensione aperti gestiti da compagnie assicurative
compagnie attive nel settore vita.

Per Alleanza si aprirebbero nuovi orizzonti, in quanto è stato calcolato che il 65% del suo portafoglio clienti è costituito da lavoratori dipendenti.

Altri titoli del risparmio gestito invece non se ne sono avvantaggiati come Mediolanum e Bipop Carire.

Tra gli industriali ha perso quota Finmeccanica anche se, come hanno avvertito gli operatori, con volumi tanto esigui qualsiasi movimento al rialzo o al ribasso viene amplificato.

Il mercato ha praticamente ignorato l’annuncio di ieri sulla creazione della società missilistica Mbda insieme a Bae System e Eads.

Ha chiuso in negativo anche Fiat. Il gruppo è particolarmente presente in Argentina, anche se ha fatto sapere oggi che un suo disimpegno era già in programma.

“Noi – ha detto l’amministratore delegato del gruppo Paolo Cantarella – abbiamo già deciso, nell’ambito delle recenti iniziative prese dal consiglio di amministrazione, di ridurre le attivita’ nell’auto e di chiudere degli impianti cosi’ da avere una presenza minima nel settore in attesa del rilancio del Paese”.

In forte ribasso, nel settore bancario, c’è BNL. Anche su questo comparto, e su questo titolo in particolare, pesa la situazione esplosiva in Argentina.

La banca romana è tra le più esposte nel paese, avendo investito $400 milioni in bond argentini.

Ha perso quota anche IntesaBci, anch’essa esposta in Sudamerica.

“Credo tuttavia – ha osservato Italia Daniele Bottolo, responsabile azionario per l’Europa di Euromobiliare – che il mercato stia già metabolizzando l’ipotesi di una svalutazione in Argentina”.

In generale, le banche italiane avevano già ridimensionato negli ultimi mesi, prima dello scoppio violento della crisi, l’esposizione diretta verso l’Argentina che, a giugno, nei dati Bri (Banca dei regolamenti internazionali) elaborati dall’Abi (Associazione bancaria italiana), ammontava a $3,81 miliardi.

Sempre sul fronte bancario, giornata negativa per San Paolo Imi.

Schroder Salomon Smith
Barney ha abbassato il rating sul titolo portandolo a “Neutral”, cioè neutrale, dal precedente “Outperform”, cioè farà meglio del mercato.

Il target price è stato tagliato dai precedenti €15,2 agli attuali €13.

Secondo gli analisti di Sssb il prezzo pagato dalla banca piemontese per la fusione con Cardine è alto.

Oggi è stato il giorno del debutto a Piazza Affari del titolo Juventus. E’ stato un brutto debutto.

Il titolo ha chiuso arretrando in modo vistoso rispetto ai €3,70 del collocamento, a €3,49.

Secondo alcuni gestori per il titolo c’è il rischio-tifoso: il pericolo cioè che il titolo sia soggetto all’andamento della squadra sul campo di calcio.

In considerazione di ciò, e dell’alta volatilità che ne deriverebbe, i vertici della società si sono appellati agli investitori retail perchè separino il titolo dai risultati sportivi.

In difficoltà i media, a partire da Mediaset.

Il magnate tedesco Leo Kirch, in difficoltà finanziarie, ha ceduto, collocandolo sul mercato, la partecipazione detenuta in Mediaset pari all’1,28%.

E’ andata male anche per Telecom Italia e tutto il settore delle telecomunicazioni.

Mediobanca ha confermato il suo
rating di “Add”, cioè aggiungere, sul Telecom Italia, e il target price di €10,3-€10,5 dopo l’annuncio della vendita della sua quota del 27% nella spagnola Auna per €2 miliardi cash.

Tra gli altri titoli, Lottomatica è rimasta al di sotto della parità.

Secondo indiscrezioni di stampa Lazard, advisor di Lottomatica, avrebbe raggruppato una cordata per lanciare una contro opa, rilanciando sull’offerta di €6 che De Agostini ha offerto per aggiudicarsi la società.

Della cordata farebbero parte 21 Investimenti, BNL, Vittorio Merloni, Barclays e due fondi di investimento esteri.

Sul Nuovo Mercato si è segnalata la fortissima crescita di D.Mail.

In calo Euphon. La società ha costituito Automa, una con sedi a Los Angeles (USA) e Montreal (Canada) che si occuperà dello sviluppo di software per la computer grafica e della realizzazione di effetti speciali per le case di produzione cinematografiche del mercato nord-americano.

Tiscali ha chiuso in ribasso.