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PIAZZA AFFARI CEDE SOTTO IL PESO DEI TMT

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Prime fasi di contrattazione in forte lettera per il listino milanese. Il Mibtel cede l’1,14% a 29.314 punti e il Numtel passa a -3,89% a 4.442 punti.

Gli investitori stanno facendo cassa su telefonici e media, dopo i rialzi di ieri, e vendono i tecnologici sulla scia del profit warning di Nortel e il downgrade su Tiscali da parte di Lehman Brothers.

Tra gli editoriali, Seat passa a €1,770 in calo del 2,80% e L’Espresso registra un calo del 3,06% a €7,92. Nella scuderia Colaninno il calo più vistoso è quello di Olivetti a €2,485 (-2,59%) seguita da Tim a €7,4 (-2,22%).

Forti scambi su Eni che in meno di un’ora supera i 27 milioni di titoli scambiati con una quotazione di €6,850 in calo dello 0,94%, poco al di sopra del prezzo fissato dal Tesoro per il collocamento del 5% del capitale.

Sul nuovo mercato dopo lo stop per eccesso di ribasso su Tiscali, il titolo dell’Isp sardo è rientrato alle contrattazioni in calo dell’11,71 a 15,58%. Il ribasso è stato scatenato dal target a €10 assegnatole da Lehman Brothers in seguito alla pubblicazione dei risultati 2000.

(Vedi Piazza Affari: I titoli da tenere d’occhio)