Piazza Affari a metà seduta è in territorio negativo, confermando così l’andamento impostato fin dall’apertura e seguendo la traccia lasciata dalle borse europee.
Tutti i mercati sono dunque in ripiegamento nonostante ieri Wall Street abbia chiuso in rialzo.
Per lo più si tratta, come nel caso di Tokio, di cali dovuti a prese di profitto, ma a remare contro quest’oggi c’è anche una certa incertezza degli investitori che si riflette nell’andamento dei future americani (solo negli ultimi minuti quello sul Nasdaq ha riconquistato il segno più), e la cautela nel trattare alcuni comparti.
Per esempio, i risultati di bilancio di Deutsche Telekom stanno facendo sentire i loro effetti negativi sul settore dei telefonici, che scendono ovunque, Italia compresa.
Soffrono i media e i tecnologici e quindi anche da noi perdono quota il Nuovo Mercato e titoli come STMicroelectronics, che non riesce ad affiorare al di sopra della parità nemmeno dopo l’annuncio di un accordo con big dei semiconduttori in Olanda e a Taiwan.
Qualche sprazzo di luce si vede, parlando del Mib30, sul risparmio gestito, dove a tener banco sono titoli come Fideuram e Bipop Carire.
Sul titolo della banca bresciana si appuntano le scommesse sul concambio con Banca di Roma, che ancora non è noto.
In ribasso invece San Paolo Imi nel giorno in cui è stato dato il vi a libera alle nozze con Cardine.
Tra gli energetici si apprezza ENI, e va su anche la controllata Italgas, mentre non altrettanto fa l’altra controllata, Saipem.
ENI tiene gli occhi puntati sul destino degli impianti della controllata Agip in Sicilia.
In ribasso Enel, che oggi ha annunciato l’acquisto di Camuzzi. Grazie a questa acquisizione Enel consolida la sua posizione di secondo operatore nel mercato della distribuzione del gas in Italia.
Per Goldman Sachs il prezzo pagato, €1,043 miliardi, è giustificato dalle sinergie che deriveranno da questa operazione.
Va male Fiat, oggi in deciso ripeigamento anche sulla scia dei dati sulle immatricolazioni di nuove auto in Italia nel mese di febbraio.
Sul Nuovo Mercato cede terreno, tra gli altri, Inferentia, dopo la mossa di Marco Benatti, primo azionista attraverso Onetone.
Molto bene Cardnet: il mercato premia questo titolo in previsione del raggiungimento di un margine operativo lordo positivo dal prossimo
semestre.
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