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PIAZZA AFFARI AFFOSSATA DAI TMT, SI SALVA ENEL

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Piazza Affari ha iniziato la terza settimana di gennaio con un pesante tonfo. Dopo una brutta apertura, il listino milanese, a metà giornata, ha confermato le aspettative negative della vigilia ed è definitivamente scivolato dopo l’apertura di Wall Street.

Il Mibtel ha chiuso a 22.254 punti (-2,27%), il Mib30 è scivolato a 31.233 punti (-2,52%), il Midex ha terminato la seduta in ribasso (-1,49%) a 25.670 punti e il Numtel è crollato a 2.403 punti (-3,76%).

“Il calo – spiega un trader milanese – è una diretta conseguenza delle parole di Alan Greenspan, il presidente della Federal Reserve (la Banca Centrale USA), che lo scorso venerdì ha disegnato uno scenario difficile e pieno di ostacoli prima di una completa ripresa economica.

A subire più altri l’ondata ribassista è stato, come spesso succede, il comparto dei titoli tecnologici, che ha di fatto ignorato la decisione di Dresdner di migliorare la propria view sui semiconduttori e in particolare su STMicroelectronics. Il titolo ha abbattuto un supporto dietro l’altro ed ha chiuso in calo di diversi punti percentuali, trascinando anche la controllante Finmeccanica, al centro dell’attenzione per le ventilate trattative in Inghilterra nel campo della Difesa.

A pesare anche le brutte notizie provenienti da Balda, il terzo produttore europeo di copertine per telefonini, che ha annunciato un taglio della produzione e spingendo in rosso il colosso della telefonia mobile Nokia.

“Questo ha fatto crollare il settore high-tech in tutta Europa, a partire da Nokia per finire con Alcatel”, conclude il trader.

In forte calo anche le telecomunicazioni, con Telecom Italia e tutti i titoli della filiera in mano a Marco Tronchetti Provera.

TIM è finita a €5,83, mentre Pirelli ha perso terreno nel giorno dell’accordo quinquennale con Sector Group (societa’ controllata dal Fondo Opera) per la licenza per la produzione di una collezione di orologi firmata PZero Tempo.

Male gli energetici, sulla scia dell’ulteriore calo del prezzo del greggio, mentre si sono salvate Enel sulle voci di un maxi-dividendo, e Italgas, tra i pochissimi titoli in positivo, grazie alle voci speculative su un probabile cambio di proprietà.

Male anche i media e il risparmio gestito; sul Midex cade anche Alitalia che torna sotto €1 nel giorno del Consiglio di Amministrazione.

Non si è salvato neanche Sai, molto molto richiesto dal mercato. Sul comparto assicurativo si sono anche registrati importanti giudizi da parte delle principali banche d’affari

Sul Numtel Tiscali è tornato molto al di sotto dell’importante supporto psicologico di €10