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PIAZZA AFFARI: A META’ SEDUTA INDICI IN CALO

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Piazza Affari è negativa a metà seduta dopo aver ripiegato intorno a metà mattina dalle iniziali posizioni rialziste.

Il mercato italiano è comunque in linea con quelli europei, a dimostrazione del momento riflessivo in vista della comunicazione della Federal Reserve, prevista per questa sera ora italiana.

L’appuntamento con la Fed è in grado di tenere caldo il mercato; tuttavia, come spiega a Wall Street Italia l’operatore di una Sim italiana, “le quotazioni scendono perchè hanno ormai scontato, assorbendolo nei prezzi, il taglio di mezzo punto che ci si attende sui tassi americani”.

Brutto sarebbe, aggiunge l’operatore, se la Fed non si muovesse, o decidesse per una mossa meno ampia: “il mercato rischierebbe di piombare giù”.

In questo momento le quotazioni non sono aiutate nemmeno dalla ventilata possibilità di un taglio, da parte del governo europeo di Bruxelles, delle stime di crescita della zona euro per questo e per il prossimo anno.

Il Mibtel segna -0,58%.

Il Mib30 -0,66%.

Il Midex -0,38%.

Solo il Numtel cerca di resistere allo scivolamento, e regge ancora con un +0,13%.

In discesa il comparto petrolifero, sotto l’effetto del calo del prezzo del greggio. Il prezzo oggi è tornato sulla soglia dei $19, minimi dalla fine di luglio ’99.

La debolezza è figlia delle difficoltà dell’Opec a tagliare la produzione, del clima che si è mantenuto temperato nell’emisfero settentrionale, del rallentamento dei consumi.

ENI perde dunque quota.

Dopo un avvio con il segno più, anche Fiat ora cede terreno. Il titolo non ha saputo sfruttare più di tanto i dati positivi giunti dal settore delle immatricolazioni di nuove auto nel mese di ottobre.

Brutto debutto oggi, sul segmento Star, del titolo Negri Bossi. Il mercato sembra abbia fatto finta di ignorare che la società è scalabile e che distribuirà dividendi. Fin dall’inizio la quotazione è stata inferiore al prezzo del collocamento posto a €2,85.

Data Service è in crescita sul Nuovo mercato grazie anche alle indiscrezioni secondo le quali la società starebbe per concludere l’acquisizione di una società che opera nella gestione della fiscalità dei Comuni italiani.

L’andamento molto ingessato di Tiscali si spiega con il fatto che ieri la Consob, Commissione di controllo per le società e la borsa, ha comunicato la riduzione, da parte della Fondazione Sandoz, della partecipazione in Tiscali dal 17,8% al 17%.

Sempre sul Nuovo Mercato, vola Dmail.it fino alla sospensione per eccesso di rialzo. Il titolo è al centro di voci di offerta pubblica di acquisto da parte di Banque Populaire du Luxembourg.

Dietro potrebbe esserci Seat Pagine Gialle che ha però smentito di avere interesse a lanciare un’opa sulla società del Nuovo Mercato.

Gandalf non fa prezzo in quanto è stata sospesa in attesa di comunicazioni.

Mediaset perde quota. Oggi Goldman Sachs ha detto che i ricavi pubblicitari del gruppo Mediaset nel 2001 subiranno una flessione dello 0,2% dopo una crescita del 3,5% nei primi otto mesi dell’anno.

Il mese scorso sia l’ad del gruppo del Biscione, Giuliano Adreani, sia il vicepresidente, Piersilvio Berlusconi avevano dichiato di prevedere una crescita positiva della raccolta
pubblicitaria nel 2001.

Il titolo viene ritenuto interessante dagli analisti a €6,5.

Migliori le previsioni, ma non le quotazioni odierne, per Mondadori il cui braccio pubblicitario ha confermato la tenuta della raccolta per i periodici di gruppo.