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PIAZZA AFFARI A META’ SEDUTA E’ DEBOLE

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Piazza Affari è debole a metà seduta, all’indomani del taglio dei tassi di interesse americani da parte della Federal Reserve, che tanto aveva infervorato Wall Street alla chiusura.

Il costo del denaro in America, dopo il decimo intervento al ribasso delle autorità monetarie, è ora ai livelli più bassi degli ultimi 40 anni. Con i tassi al 2%, questo è il timore di molti osservatori, la Fed ha ormai pochi spazi per ulteriori manovre.

“Certo – dice a Wall Street Italia Sergio Lugaresi, analista di Banca di Roma – il rischio di cadere nella trappola fatta di molta liquidità e poca crescita, come in Giappone, esiste, ma gli USA hanno un sistema bancario molto forte e la capacità di usare le munizioni fiscali a sostegno dell’economia”.

Comunque sia, i mercati hanno placato il loro entusiasmo iniziale come, prima ancora che iniziasse la giornata europea, avevano già dimostrato le borse asiatiche. Inoltre i dati negativi di Qualcomm e soprattutto una prospettiva poco allettante per il prossimo trimestre hanno finito di raffreddare l’atmosfera. Per questo anche Piazza Affari oggi sta andando in altalena, senza volare alto, con range di oscillazione molto stretti e con volumi molto contenuti.

“Anzi – dice a Wall Street Italia Antonio Genovese, operatore di BNP Paribas – non mi aspettavo nemmeno un avvio tanto brillante, sebbene dopo si sia ridimensionato”.

Il Mibtel e il Mib30 sono negativi, mentre qualche sostegno viene dal Midex e dal Numtel.

Il Midex conta qualche protagonista: si tratta di Banca Popolare di Milano, che secondo le indiscrezioni avrebbe una quota in Bipop Carire, a seguito del prestito chiesto dall’azionista di Bipop, Ardesi, al momento dell’operazione sulla tedesca Entrium. Ardesi avrebbe dato in garanzia azioni Bipop.

Altre stelle del Midex sono Sai e Tod’s. Il lusso del resto se la passa bene anche sul Mib30, come dimostra la performance di Bulgari, in crescita di quasi tre punti percentuali.

Sul Mib30 l’attenzione è per il risparmio gestito dopo la diffusione dei dati di Assogestione sulla raccolta fondi di ottobre. “E’ stata positiva – dice Genovese – ma la parte del leone l’hanno fatta i fondi monetari”.

I titoli del risparmio gestito reggono; solo un po’ più debole è Bipop Carire.

Va male invece San Paolo Imi, che cade sulla scia dei rumors a proposito di un imminente profit warning.

Il settore dei telefonici è tutto proiettato verso la prima assemblea dei soci Telecom Italia dell’era di Olimpia, attualmente in corso, che tra l’altro dovrà nominare il nuovo consiglio di amministrazione. Telecom Italia e Olivetti sono in ribasso; Pirelli e TIM sono in rialzo.

Cedono gli energetici, con ENI che soffre sulla scia di un prezzo del petrolio che scende sempre di più. In mattinata il Brent, greggio di riferimento europeo, è arrivato a $18,92.

Crescono gli industriali come Fiat, che si apprezza di un punto percentuale, e come STMicroelectronics. L’andamento di questo titolo sembra smentire la sensazione che il mercato stesse operando uno switch da STMicroelectronics alla controllante Finmeccanica; invece Finmeccanica è in calo.

STMicroelectronics in Francia (dove il titolo è pure quotato, come anche a New York) è al centro di indiscrezioni: secondo il giornale Le Figaro, infatti, l’azionista France Telecom sta spingendo per concludere l’operazione di cessione della propria quota nel gruppo italo-francese che produce semiconduttori.

Tornando ai titoli che scendono: c’è anche Mediaset, sulla prospettiva di introiti pubblicitari inferiori alle attese.

Sul Midex cala Alitalia: il settore resta in crisi anche se alcune indiscrezioni scommettono sulla possibilità di nuovi aiuti che dovrebbero però essere autorizzati dalla UE; oggi la belga Sabena ha portato i libri in tribunale e ha dichiarato fallimento.

Brutta giornata, sul segmento Star, per Negri Bossi che al suo secondo giorno di contrattazione perde oltre quattro punti percentuali.

Sul Numtel perde terreno Tiscali, mentre non riescono a fare prezzo ePlanet, al secondo giorno di aumento di capitale, e Cdc, che ha vinto una commessa per la fornitura alla pubblica amministrazione di 60.000 pc.