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PIANO SALVA EURO: LA BCE ALLA FINE DICE SI’ ALLA “OPZIONE NUCLEARE”

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Con il piano ‘salvate l’euro’ scattato, anche la Banca centrale europea ha rotto gli indugi, impegnandosi a effettuare acquisti di titoli di Stato, così come di obbligazioni di emittenti private, tramite interventi mirati che punteranno a assicurare il corretto funzionamento dei segmenti di mercato sotto pressione.

E’ la misura più significativa tra quelle annunciate nel corso della notte dall’istituzione monetaria dell’unione, che alcuni commentatori avevano battezzato “opzione nucleare” della Bce, e che allo stesso tempo ha riattivato le linee di interscambio valutarie (swap) con le altre maggior banche centrali, a cominciare dalla Federal Reserve americana.

Questo garantisce alle banche commerciali europee finanziamenti diretti in dollari. Ripristinati anche diversi interventi di finanziamento ultra agevolati, a tassi fissi e a piena soddisfazione della richiesta delle banche, le cosiddette “aste a rubinetto” che verranno nuovamente effettuate sulle scadenza a tre e sei mesi.

Le diverse misure sono state decise dal Consiglio direttivo, recita un comunicato della Bce.

Innanzitutto l’istituzione di Francoforte si è impegnata a “effettuare interventi sui mercati di titoli pubblici e privati dell’area euro per assicurare l’ampiezza e la liquidità di questi segmenti di mercato che risultano compromessi. L’obiettivo è intervenire sui malfunzionamenti e ripristinare l’appropriato meccanismo di trasmissione della politica monetaria – si legge -. La portata degli interventi verrà determinata dal Consiglio direttivo”.

Tuttavia la Bce precisa che per evitare che queste stesse interventi finiscano per creare distorsioni sulla linea di politica monetaria “verranno condotte specifiche operazioni di riassorbimento delle liquidità iniettate”.

Intanto il 26 maggio a favore delle banche commerciali verrà effettuata una nuova asta di rifinanziamento a tre mesi e a tasso fisso prestabilito, in cui la domanda degli istituti verrà interamente soddisfatta. Stesse modalità per un rifinanziamento a sei mesi che invece scatterà il 12 maggio, riporta ancora la Bce.

Sempre ieri è stato deciso di riattivare le linee di swap con la Federal Reserve e con la Banca Nazionale svizzera, mentre la Banca del Giappone sta a sua volta esaminando la possibilità di fare altrettanto a breve.

Questi meccanismi consentono alla Bce di fornire alle banche dell’area euro finanziamenti diretti nelle altre principali valute globali, ai tassi di riferimento delle relative autorità, senza che queste debbano reperirle sul mercato interbancario.