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PETROLIO: TORNA CHAVEZ E IL PREZZO SALE

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Dopo il fallimento del colpo di Stato in Venezuela e il ritorno del presidente Hugo Chavez alla guida del paese il prezzo del petrolio è tornato a crescere.

Il nuovo governo (durato meno di 2 giorni), guidato da Pedro Carmona, presidente degli industriali venezuelani, aveva dichiarato che le politiche in campo petrolifero sarebbero cambiate radicalmente a favore dei paesi occidentali e, in primis, degli Stati Uniti.

Questo aveva fatto precipitare il prezzo dell’oro nero, con il future di maggio sul Light Crude, scambiato sul Nymex, che aveva chiuso la seduta di venerdì a $23,47 al barile, in calo del 6,08%.

In forte calo anche il future di giugno sul Brent, che sull’Ipe di Londra aveva lasciato sul terreno il 5,97%, a $23,16 al barile.

Il ritorno di Chavez, invece, ripristina la situazione precedente e il future sul Brent è tornato a salire: al momento è sui massimi di seduta a $23,92 al barile, in rialzo del 3,28%.

Ricordiamo che il Venezuela, uno dei maggiori produttori mondiali di greggio, è membro dell’Opec.