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PETROLIO OLTRE 86 USD. “MERITO” DEL PIL CINESE E DELLE SCORTE USA

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Tornano a salire le quotazioni del petrolio, galvanizzate dai dati sulla crescita della Cina e supportate dai deludenti dati sulle scorte pubblicati ieri dal Department of Energy americano.

Le indicazioni giunte in questo ultimo paio di giornate hanno rivitalizzato il mercato, nella speranza di una accelerazione della domanda nei mesi venturi.

Fra l’altro, l’Agenzia Internazionale dell’Energia nei giorni scorsi aveva rivisto al rialzo le previsioni di domanda per il 2010. Ieri, sono arrivate statistiche molto positive dagli Stati Uniti, specie quelle sulle vendite al dettaglio che sono cresciute dell’1,6% a marzo.

Il Beige Book e Ben Bernanke hanno dipinto un quadro ottimista dell’economia americana, confermando una moderata crescita dell’attività economica ed un miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro. Maggiore euforia arriva dall’Asia, dove la Cina ha visto balzare il PIL all’11,9% nel primo trimestre.

I dati sulle scorte di greggio del DOE hanno evidenziato un calo di quelle di petrolio di 2,2 milioni, a fronte di attese di aumento di 1,3 mln. Calano più del previsto anche quelle di benzine di 1,1 milioni da un previsto 1 mln.

Intanto, il contratto di maggio sul light crude scambia oltre gli 86 dollari al barile, in rialzo dello 0,3% rispetto alla vigilia, a fronte di un cambio euro/dollaro di 1,363 USD, favorevole alla valuta americana.