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PETROLIO: A NUOVI MASSIMI CON SUPEREURO E PIL CINESE

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Giornata di ennesimi record storici quella odierna per il petrolio, sostenuto dal fatto che Supereuro a sua volta ha aggiornato il suo massimo contro dollaro e dall’ andamento del pil cinese, +10,6% nei primi tre mesi, appena in leggera flessione rispetto al pari periodo dell’ anno precedente. A New York il greggio WTI è così salito fino a 114,41 dollari mentre a Londra il brent è arrivato a 112,16.

L’ euro ormai ad un passo da 1,6 dollari ha trainato gli acquisti dopo che la statistica sul prodotto nazionale lordo cinese ha evidenziato che la corsa dell’ economia di questo Paese è ancora lungi dal frenare, con questo alimentando una domanda di greggio sostenuta. Il petrolio viene visto in questo momento come un bene-rifugio sicuro contro l’ inflazione e in un contesto caratterizzato dal rallentamento dell’ economia, secondo alcuni analisti che non vedono di conseguenza sul breve termine inversioni di rotta.

L’euro ha aggiornato il suo massimo storico contro il dollaro, precedentemente toccato a 1,5912, spingendosi al di sopra di 1,5950 dollari. Il forte dato sull’inflazione della zona euro ha rafforzato le attese che la Bce non tagli i tassi d’interesse nei prossimi mesi. Il dato finale relativo ai prezzi al consumo della zona euro di marzo segna un tendenziale di 3,6% annuo, corretto al rialzo rispetto alla stima flash e il consesus degli economisti di 3,5%, dopo un +3,3% di febbraio.

Il dato mostra una variazione congiunturale in marzo di +1,0%, sopra le previsioni che erano per un +0,9%. “La maggiore motivazione è il dato sull’inflaizone della zona euro, che continua a rafforzare la posizione rialzista della Bce, ed è in netto contrasto con la Fed che ci aspettiamo continui a allentare la politica monetaria” dice Lee Hardman. economista a Btm Ufj.