Economia

L’inflazione? Colpa delle aziende

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LIstat oggi ha rivisto al ribasso le stime preliminari sullinflazione di marzo, rilevando una diminuzione dello 0,4% rispetto al mese precedente. Su base annua, al lordo dei tabacchi, l’indice dei prezzi al consumo ha registrato un aumento del 7,6%, in calo rispetto al dato di +9,1% dello scorso mese. Il ribasso dellinflazione è stato determinato in primo luogo dalla decelerazione su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici non regolamentati e dalla flessione di quelli regolamentati, che sono stati solo parzialmente compensati da unaccelerazione dei prezzi degli alimentari non lavorati, dei servizi relativi allabitazione, dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona, nonché dei tabacchi.

In particolare, il forte calo dellinflazione è stato trainato dalla diminuzione dei prezzi delle bollette energetiche del mercato tutelato, che hanno caratterizzato una tendenza al segno meno, supportata anche dal rallentamento dellaumento dei prezzi su quello libero.

Le dichiarazioni di Landini sull’inflazione

In questo contesto, si è fatta sentire la voce di Maurizio Landini, segretario generale della Confederazione Generale Italiana del Lavoro (Cgil), che ha sottolineato come i prezzi elevati siano colpa delle aziende e del loro desiderio di massimizzare il profitto.

L’inflazione da profitti è una tematica che preoccupa molti economisti. Secondo i dati forniti dalla Bce, questo fenomeno ha contribuito allaumento del deflatore del Pil nel corso del 2020 per circa il 60%. Linflazione da profitti è una situazione in cui le imprese alzano i prezzi dei propri prodotti e servizi più di quanto sia necessario per coprire i costi di produzione. Ciò si verifica in alcuni settori, come ad esempio quello alimentare. In un contesto di aumento generale dei prezzi, i consumatori si trovano in difficoltà nel capire se un bene o un servizio è più costoso per lincremento dei costi di produzione o per laumento dei profitti aziendali.

Secondo il segretario della Cgil, Maurizio Landini, le imprese non hanno contenuto i prezzi quando i costi di produzione sono scesi, portando così a unesagerata ricerca di profitti. Per risolvere la situazione, Landini ha proposto listituzione di un contributo straordinario di solidarietà sui profitti e di un controllo da parte del Ministero dello Sviluppo economico sui prezzi e le tariffe.

È importante che questo fenomeno sia monitorato e controllato, in quanto potrebbe portare a una spirale prezzi-salari che andrebbe ad aumentare maggiormente linflazione. La Bce, inoltre, potrebbe essere portata ad aumentare i tassi di interesse se le imprese non moderano i rincari. È necessario che i consumatori possano avere la certezza di spendere i propri soldi in maniera oculata, senza essere costretti a pagare prezzi più alti di quanto sia necessario. È importante che le istituzioni adottino misure adeguate per contrastare linflazione da profitti e garantire una spesa consapevole.