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Per Espirito Santo i problemi non sono finiti

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LISBONA (WSI) – Chissà se la banca portoghese Espirito Santo riuscirà a risollevarsi dalla crisi apertasi nelle ultime settimane. Sicuramente i mercati non puntano in una immediata ripresa. Il titolo cede oggi più di sei punti percentuali in Borsa.

Per onororare i suoi debiti e rimborsare un prestito arretrato, la holding Espirito Santo Financial Group (ESFG), principale azionista della BES, ha ridtto la sua quota di partecipazione del 24,99% al 20,1%.

Le turbolenze che attraversa l’impero familiare portoghese, una delle maggiori banche del paese, non sono finite. Alcune delle sue holding sono a rischio fallimento.

L’incertezza dei mercati finanziari ha riavvicinato lo spettro della crisi dell’area euro nei giorni scorsi. La banca è infatti esposta al debito di altre società del gruppo Espirito Santo per 1,18 miliardi di euro.

Il rischio di fallimento insomma rimane anche si è affievolito dopo che Banco Espirito Santo (Bes) ha annunciato il rimborso del prestito arretrato e l’entrata in carica del nuovo management, che avrebbe dovuto prendere le redini dell’istituto alla fine di luglio.

L’accelerazione del cambio ai vertici è conseguenza delle pressioni della Banca del Portogallo, che ha chiesto di distanziare l’istituto dai problemi finanziari della famiglia fondatrice.

Espirito Santo Financial Group (Esfg), a cui faceva capo il 25% del capitale di Bes, aveva precedentemente nominato l’economista Vitor Bento come nuovo AD e Joao Moreira Rato quale direttore finanziario. Jose Honorio diventa vice AD.

Il terzetto di manager subentra ai membri della famiglia, incluso il patriarca Ricardo Espirito Santo Salgado. Cambiano i manager, ma i problemi finanziari e di fiducia non sono ancora del tutto superati.