Mercati

Per élite e mani forti mercati andranno KO

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Più che tramare in gran segreto, le élite del mondo finanziario si affidano a un gergo tecnico e a canali dedicati agli esperti per far passare un messaggio e comunicare ai loro “pari” quali sono le loro opinioni e intenzioni. A giudicare dalle ultime uscite in pubblico di manager, banchieri, fondi ed economisti, le élite stanno mandando messaggi chiari, ma non tutti se ne stanno accorgendo o per lo meno non tutti vogliono veramente capire l’importanza dell’avvertimento.

Il messaggio che traspare è che i mercati finanziari stanno per capitolare. Mohamed El-Erian, consulente di Allianz, si può ritenere uno dei grandi membri dell’élite finanziaria È l’ex direttore dell’FMI, presidente di Harvard Management ed ex Ceo di Pimco. Scrive editoriali per Bloomberg e interviene spesso in tv come commentatore di dati macro e mercati finanziari.

Nel suo ultimo editoriale pubblicato su Bloomberg mette in dubbio la sostenibilità del rally di Borsa per via di una liquidità sempre più ridotta a sua volta alimentata dal ritorno alla norma delle politiche monetarie della Federal Reserve, della Bce e della Banca d’Inghilterra.

L’azionario ha incamerato guadagni su guadagni e inanellato record su record – la fase rialzista dura da otto anni e passa – su un mare di liquidità e potrebbero improvvisamente andare a schiantarsi contro un muro, adesso che – sebbene in maniera graduale – tutto quel denaro verrà rimosso o comunque non verrà più iniettato nelle vene del sistema dai banchieri centrali.

Quello di El-Erian è un avvertimento che merita di essere ascoltato e non è diretto soltanto alle altre élite della finanza, bensì anche al piccolo investitore retail. A essere preoccupate della situazione di calma apparente attuale sono anche le “grandi mani” che agiscono sui mercati, ossia grandi investitori istituzionali, individui super ricchi e grandi banche, che possono fare affidamento su una rete molto fitta di contatti e informazioni in anteprima degli “insider”.

I fondi sovrani sono fra questi. Sono sponsorizzati da nazioni ricche per investire le immense riserve del proprio paese in azioni, bond, private equity e hedge funds. I gestori di questi fondi hanno accesso alle migliori informazioni possibili: possono alzare la cornetta del telefono e chiamare il Ceo di una grande impresa, oppure il gestore di uno dei colossi del private equity o dei fondi hedge.

Se il Ceo di un fondo sovrano come quello di Singapore (Singapore Investment Corp. – GIC), che è uno dei maggiori al mondo con oltre 354 miliardi di dollari di attivi ingestione, ritiene che i prezzi di mercato siano troppo elevati, che l’incertezza politica sia molto alta, e che gli investitori siano troppo compiacenti.

Questo ha detto Lim Chow Kiat, il cui fondo sovrano piazza il 40% dei suoi attivi in cash o bond molto liquidi e solo il 27% dei suoi asset sono investiti nell’azionario di economie industrializzate. L’investitore retail americano tipo ha invece una proporzione di circa il 60% dei propri risparmi investiti nell’azionario dei paesi sviluppati, spesso con un’esposizione eccessiva in Usa.

Un buon metodo per non rischiare troppo se si investe sui mercati è quello di seguire l’esempio dei grandi investitori e iniziare ad ascoltare i consigli “in codice” che vengono dispensati dalle élite e dai ricconi e dai grandi protagonisti dei mercati. Sono loro che per primi sono stati in passato in grado di anticipare una crisi finanziaria o un crac di Borsa.