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Pensioni: quando vengono pagate quelle di febbraio 2025

Dopo gennaio, i mini aumenti per l’assegno staccato dall’Inps ci saranno anche a febbraio, aggiornato allo 0,8% in via provvisoria per considerare l’inflazione. L’aumento però riguarda solo coloro che percepiscono una pensione fino a quattro volte il minimo Inps.

Di quanto aumenta la pensione

Al 31 dicembre 2024, il trattamento minimo ammontava a 598,61 euro, ma grazie a un incremento della rivalutazione ordinaria delle pensioni, fissata allo 0,8% per il 2025, e a un’ulteriore aggiunta del 2,2%, l’importo della pensione minima sale 616,57 euro.

Quando verrà pagato l’assegno dell’Inps per febbraio

La pensione verrà erogato da sabato 1° febbraio 2025 ai titoli di conto corrente postale, mentre da lunedì 3 febbraio potranno ritirare la pensione i titolari di conto corrente bancario. L’INPS ricorda che il pagamento in contanti è consentito solo per importi complessivi fino a 1.000 euro netti. Se l’importo della pensione supera tale soglia, i beneficiari devono fornire all’INPS un rapporto finanziario su cui ricevere l’accredito.

Il cedolino con tutti i dettagli sarà pubblicato nell’area personale del sito Inps e dovrebbe essere accessibile già dal 20 gennaio.

Cosa significa rivalutazione delle pensioni

La rivalutazione delle pensioni avviene secondo un meccanismo di perequazione automatica, introdotto per garantire che il potere d’acquisto dei pensionati rimanga costante nel tempo, adeguando annualmente l’importo delle pensioni all’aumento del costo della vita. Tale processo è regolato da specifiche normative e si basa sull’andamento dell’inflazione, misurato attraverso l’indice dei prezzi al consumo dell’ISTAT. La perequazione automatica avviene il 1° gennaio di ogni anno e si basa sulla percentuale di variazione dell’indice dei prezzi al consumo.

In base a questo principio, le pensioni più basse ricevano un adeguamento maggiore rispetto a quelle più elevate. Di seguito, i dettagli specifici per le diverse fasce di pensione:

  • Pensioni fino a 4 volte il minimo INPS (fino a circa 2.394 euro lordi al mese): queste pensioni beneficeranno di un aumento completo dello 0,8%;
  • Pensioni tra 4 e 5 volte il minimo INPS (fino a circa 2.993 euro lordi): per questa fascia, l’aumento sarà del 90% dell’0,8%, quindi circa 0,72%;
  • Pensioni tra 5 e 6 volte il minimo INPS (fino a circa 3.100 euro lordi): queste pensioni subiranno un incremento del 75% dell’0,8%, corrispondente a circa 0,6%.
  • Pensioni oltre 6 volte il minimo INPS (oltre 3.100 euro): per queste pensioni è previsto solo un adeguamento limitato.