Società

Pensioni: manca la copertura su disegno legge esodati

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Roma – La Ragioneria generale dello Stato ha bocciato la proposta di legge votata dai partiti in commissione Lavoro della Camera e da ieri all’esame dell’aula sugli esodati.

Secondo quanto si evidenzia nella relazione tecnica consegnata alla commissione Bilancio di Montecitorio, la copertura è “ampiamente insufficiente”.

Il ddl Damiano, che prevede deroghe alla riforma delle pensioni, “determina oneri di rilevante entita, compromettendo gli effetti” della legge Fornero.

Nella manovra di introduzione di scalini, cinque miliardi dovevano essere reperiti dall’imposizione di nuove tasse. Ma la copertura viene giudicata finta: “si parla di 5 miliardi quando sono 30, nei prossimi 10 anni”.

La proposta di legge sugli esodati all’esame dell’aula “abbassa l’età media di accesso al pensionamento, determina oneri di rilevante entità compromettendo gli effetti della riforma” e dei precedenti interventi in materia.

E’ una bocciatura senza margini di recupero quella contenuta nella relazione tecnica della Ragioneria generale depositata in commissione Bilancio. La proposta all’esame dell’Aula della Camera rivede la riforma Fornero, prevedendo la possibilità di andare in pensione a 57 anni con 35 anni di contributi. Almeno inizialmente.

Con il neologismo esodati si intende lavoratori over 50 espulsi dal mercato dal lavoro che tuttavia non sono ancora ammessi in pensione, in conseguenza di un innalzamento dell’eta’ o dell’assenza dei requisiti per accedere al trattamento pensionistico.

Copertura virtuale

Insorge il vice presidente della Commissione Lavoro della Camera, Giuliano Cazzola (Pdl) attacca: “Siamo venuti in Aula con un progetto di legge con una copertura finta, in cui si parla di 5 miliardi quando sono 30, nei prossimi 10 anni. Non è un gesto responsabile”.

La Commissione Bilancio, constatata l’assenza di copertura, si barcamena rinviando il testo alla Commissione Lavoro affinché lo modifichi. Ma nel frattempo si devono trovare altri miliardi di euro.

Bocciato

“Dall’esame della relazione tecnica predisposta dall’Inps e trasmessa dal ministero del lavoro si rileva che il complesso delle disposizioni in esame, dirette ad abbassare significativamente l’età media di accesso al pensionamento, determina oneri di rilevante entita’, compromettendo non solo gli effetti della riforma operata con il decreto legge 201/2011 ma anche quelli del complessivo processo di riforma implementato negli ultimi 10 anni”, afferma la ragioneria generale dello stato nell’esame delle coperture della proposta di legge Damiano sugli esodati, rilevando che la compromissione varrebbe “sia sul piano finanziario sia sul piano degli obiettivi di innalzamento dell’eta’ media di
accesso al pensionamento”.

IdV: mesi di bugie

Gli esodati, attacca leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, “hanno ragione a protestare perche’ in questi mesi si sono sentiti ripetere solo bugie. E’ una bugia quella del ministro Fornero quando afferma che non c’è un esodato che non prende lo stipendio. Ci sono eccome. Ci sono una miriade di esodati che non prendono lo stipendio da mesi e chi dice il contrario, come Elsa Fornero che ricopre il ruolo di un pubblico ufficiale, dovrebbe essere perseguito penalmente”.

“E’ un’altra bugia enorme – ha attaccato il presidente Idv – dire che non ci sono i soldi per sanare la situazione degli esodati. Ci sono” e l’Idv ha presentato una proposta di legge che “indica dove andarli a prendere: innanzitutto dagli scudati che, come premio per aver derubato lo Stato, pagano solo il 6,5% di tasse; dalle casse dell’Inps che per il sesto anno consecutivo e’ in attivo; dai grandi patrimoni e dalle rendite finanziarie; dalla riduzione dei costi della politica che sono rimasti nella sostanza intatti; dal taglio delle folli spese militari”.